Caos prescrizione lunga, no di Bonafede al rinvio. Pd e Iv: avete tutti contro

Timidi segnali di apertura da parte del ministro Bonafede sulla possibilità di approvare delle norme per attutire gli effetti della riforma della prescrizione che...

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Timidi segnali di apertura da parte del ministro Bonafede sulla possibilità di approvare delle norme per attutire gli effetti della riforma della prescrizione che entrerà in vigore il 1 gennaio. Alla fine l'esito del vertice durato circa tre ore a palazzo Chigi viene considerato da Pd, Italia viva e da Leu un «piccolo passo avanti», ma la soluzione resta ancora lontana.


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Perché dal sottosegretario dem Giorgis e dalla capogruppo renziana Boschi, è arrivato una sorta di aut aut: «Noi vogliamo una soluzione di maggioranza. Ma ricordati che tra poco in Aula arriva il ddl di FI sullo stop alla riforma della prescrizione e a chiedere dei correttivi al tuo provvedimento sono tutte le forze politiche e anche gli avvocati, le Camere penali, i magistrati...».

Raccontano che gli unici momenti di tensione si siano registrati all'inizio della riunione. «Avete tergiversato, basta. Dovete dire se se avete cambiato idea e volete comportarvi come Berlusconi», l'incipit di Bonafede. «Noi vogliamo trovare un compromesso, non fare polemiche inutili», la replica degli altri presenti nella sede del governo.

E' intervenuto Conte per mediare: «La riforma della giustizia è attesa da tutti i cittadini. Dovete essere pragmatici, trovate una sintesi». Sulla riforma della giustizia penale e su quella civile, sul tema delle intercettazioni e sul criterio per la composizione del Csm non si sono registrati forti attriti. Ma sulla riforma della prescrizione le posizioni restano distanti. Pd, Italia Viva e Leu hanno chiesto il rinvio dell'entrata in vigore della riforma, perlomeno di sei mesi. «Per noi è imprescindibile», ha detto la Boschi.

«Non se ne parla, se volete possiamo ragionare su meccanismi processuali compensativi», ha osservato il Guardasigilli dopo aver sottolineato che gli effetti della riforma della prescrizione che non è retroattiva si vedranno solo nei prossimi anni. L'esponente M5S porterà martedì prossimo delle proposte sul tavolo. Il Pd chiede la prescrizione processuale, ovvero meccanismi di garanzia dei tempi di ciascun grado del processo. Se il processo dopo il primo grado dura troppo si estingue. Inoltre in caso di condanna ci sarebbe uno sconto di pena, in caso di assoluzione previsto un indennizzo. Le norme richieste dal Pd andrebbero nella legge delega della riforma della giustizia che a questo punto rischia però di slittare.

Ecco perché il rinvio della riforma della prescrizione resta comunque una priorità sia per il Pd che per Iv e Leu. «La verità sottolinea un altro esponente del Pd è che Bonafede è isolato anche in M5S. Se non viene incontro alle nostre esigenze la maggioranza rischia di sgretolarsi e votare lo stop alla riforma della prescrizione».

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Il Messaggero