Ci sono certezze e novità nei trentatré simboli depositati ieri al Viminale per le elezioni Europee del 26 maggio. C'è il nome di Silvio Berlusconi, ma...
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C'è tempo fino al pomeriggio di oggi per assicurarsi la corsa per Strasburgo. Ma c'è anche chi si è accampato ieri mattina presto per essere il primo a entrare al Ministero con il contrassegno, lo statuto vidimato dal notaio sottobraccio e la speranza di raccogliere le firme necessarie per ogni circoscrizione in cui si intende correre se non si è già collegati a un partito europeo. Ed è boom di loghi fai da te con il mix di stellette europee, tricolori, animali stilizzati e slogan o loghi compassati come Pensa Italia o Uniti per l'Italia. Ci sono molti riferimenti all'Europa in realtà perché così si spera di passare la selezione senza il bisogno di raccogliere le firme. Per il Pd è arrivato nel pomeriggio Marco Miccoli: il simbolo è nuovo di zecca, c'è il logo di PSE e una mezza luna azzurra che recita Siamo europei. «C'è un fronte contro i sovranisti», ha spiegato il dirigente dem, vicinissimo al neo-segretario Nicola Zingaretti.
E quasi in contemporanea è arrivato anche il contrassegno di Forza Italia: a mostrarlo, il questore della Camera Gregorio Fontana. C'è la bandiera italiana e le scritte Forza Italia e Per cambiare l'Europa. Berlusconi sarà capolista in tutte le circoscrizioni tranne in quella centrale dove ci sarà il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani. Fratelli d'Italia, altra gamba del centrodestra, depositerà il simbolo oggi. In lizza anche Casa Pound e ben due scudi crociati: il primo è quello della Democrazia Cristiana con il richiamo al PPE guidata da Renato Grassi e l'altro è l'Unione di centro che farà le liste insieme ai forzisti. Poi c'è +Europa che riporta anche il simbolo di Italia in Comune e, sorpresa, il Pde Italia di Francesco Rutelli.
Ma nella trentina di simboli appesi nella bacheca del Viminale ci sono altri deja vu: dal partito dei Pirati, fino ad Ap, la creatura dell'ex ministro Angelino Alfano, che compare nel simbolo del Popolo della Famiglia depositato da Mario Adinolfi.
I CLASSICI
E poteva mai mancare il Sacro Romano Impero Cattolico? Loro ci sono sempre, guidati da Mirella Cece, e rigorosamente in fila da giovedì per essere sicura di essere la terza a entrare, non la seconda e non la quarta. Torna persino la falce e il martello del PcI di Mauro Alboresi. E ci sono le solite scorribande viminalizie che si vedono solo in queste occasioni tipo il partito No alla Cassa Forense, I Forconi, il Partito internettiano. A guidarlo c'è un signore piuttosto anziano.
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Il Messaggero