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Da otto ore centinaia di persone, selezionate come scrutatori, sono bloccate nelle scuole a Palermo, che sono sede di seggio elettorale. Dalle sezioni dove manca il presidente, per via delle rinunce che stanno creando un caos, nessuno ha potuto allontanarsi in attesa della nomina del sostituto. Malumori e disagi vengono segnalati in tante sezioni rimaste aperte: gli scrutatori erano stati convocati, come in tutte le altre (dove tutto è andato per il verso giusto), alle 16 di ieri e le operazioni preliminari dovevano durare al massimo 4 ore. E invece rimangono bloccati. Tra meno di 7 ore aprono le urne.
Palermo, sostituiti 62 presidenti di seggio
Su 170 presidenti di seggio che hanno rinunciato all'incarico creando il caos, finora ne sono stati sostituiti 62. Il Comune e la Prefettura di Palermo stanno lavorando incessantemente per risolvere il problema e in questo momento, fanno sapere all'Ansa da Palazzo delle Aquile, si sta procedendo a notificare le nomine di presidente agli scrutatori che accettano nei seggi rimasti vacanti: l'obiettivo è di per accelerare le procedure. Fatta la designazione, si devono attivare le operazioni preliminari come la firmare e vidimare le schede elettorali, un lavoro complesso e lungo. I seggi devono essere aperti alle 7.
Dice un presidente di seggio: «Con tutta la buona volontà, i presidenti che vengono nominati adesso sicuramente non andranno a dormire, perché le operazioni sono complicate e lunghe con migliaia di schede da vidimare e firmare. Io sono arrivato oggi nella mia sezione alle 16 e ho concluso alle 21, avendo oltre 4mila schede».
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