Anche Orban apre a Mario Draghi. Meloni: «Viktor nei Conservatori»

Le telefonate tra la leader Fdi, Abascal di Vox e il polacco Morawiecki

Anche Orban apre a Mario Draghi. Meloni: «Viktor nei Conservatori»
Mateusz Morawiecki, il sovranista polacco, l'anti-Tusk, da Bruxelles caldeggia l'adesione del partito di Viktor Orban, che si chiama Fidesz, nel gruppo dei Conservatori e...

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Mateusz Morawiecki, il sovranista polacco, l'anti-Tusk, da Bruxelles caldeggia l'adesione del partito di Viktor Orban, che si chiama Fidesz, nel gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei: quello in cui spicca Giorgia Meloni. «Ne ho appena parlato con la signora Meloni e con Santiago Abascal», dice il polacco: «A nome del mio partito, saremmo molto felici se Fidesz si unisse a noi». L'ex premier di Varsavia e vicepresidente di Diritto e Giustizia (il PiS) spera che «la maggior parte, se non tutti, i partiti della mia famiglia condividano questa opinione». «Credo - ha aggiunto - che dovremmo essere forti di fronte alle varie sfide, quindi abbiamo bisogno di un partner solido come Orban». All'operazione Orban nell'Ecr, Meloni ci sta lavorando da tempo. Allargarlo, per dargli più peso nelle decisioni brussellesi, è per lei una priorità.

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L’ASSIST

La dichiarazione di Orban ieri a favore di Draghi («Lui presidente Ue? Mi piace, è bravo») viene letta come un tentativo del presidente ungherese per mostrarsi più accettabile nell’Europa che conta e che ragiona, alla quale ha cominciato ad appartenere anche la destra italiana. La cui leader, Meloni, ieri ha fatto un giro di telefonate (con Morawiecki) e di incontri (con il leader spagnolo di Vox, Abascal: e c’è pure il selfie), per occuparsi di Ecr. Su Orban, i Conservatori sono spaccati. I baltici e i partiti Ecr che sono nei vari governi non lo vogliono perché è filo-russo. Altri spingono per averlo. Tra questi ultimi Morawiecki. Meloni sta prendendo tempo. E non ci sarà nessun annuncio su Orban in Ecr prima delle Europee, proprio per evitare spaccature. Oltretutto Orban non ha fatto richiesta formale di adesione. Questo gruppo non è detto che indicherà un proprio nome come candidato per la presidenza Ue, e comunque Meloni su questo incontrerà i leader di partito a margine del Consiglio europeo. Mentre Orban non è soltanto nei desideri di parte di Ecr ma anche (insieme ad Abascal e a Morawiecki) in quelli, finora irrealizzabili, di Salvini.

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Il Messaggero