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Cantanti neomelodici che dalla Campania alla Sicilia inneggiano a vari esponenti della malavita e della criminalità organizzata; una processione del venerdì Santo che in provincia di Catania, qualche tempo fa, ha subito una deviazione per omaggiare un mafioso della zona; il feretro di un Casamonica che a Roma, alcuni anni fa, è stato trasportato da una carrozza trainata da sei cavalli, mentre una banda accompagnava la processione funebre sulle note del film "Il padrino" e petali di rose venivano lanciati da un elicottero. Ce n'è abbastanza per far preoccupare deputati e senatori della Commissione parlamentare antimafia che hanno messo a punto una proposta di legge per modificare l'articolo 414 del codice penale e prevedere l'aggravante dell'istigazione o dell'apologia della mafia.
La proposta - «Non vogliamo certo censurare la libertà di pensiero - spiega la deputata Stefania Ascari, M5S, prima firmataria del testo - ma mettere uno stop a quelle condotte e quelle espressioni che superano il limite e quindi equivalgono a manifestazioni di mafiosità.
Apologia - Ad oggi il reato di apologia esiste per il terrorismo, ma manca per la mafia. Il testo predisposto dai commissari M5S si compone di due articoli i quali prevedono che se l'istigazione o l'apologia riguardano il delitto previsto dall'articolo 416-bis (associazione di tipo mafioso) la pena è aumentata della metà. La pena è aumentata fino a due terzi se il fatto è commesso durante o mediante spettacoli, manifestazioni o trasmissioni pubbliche o aperte al pubblico ovvero se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici. Non possono essere invocate ragioni o finalità di carattere artistico, letterario, storico o di costume. E quando il delitto è commesso mediante l'utilizzo di social network o mediante emittenti radio o televisive o per mezzo della stampa, chi è responsabile della divulgazione dell'apologia viene punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 10.000 euro e con l'obbligo di rettifica.
L'iniziativa - Domani pomeriggio l'iniziativa sarà presentata nel corso di una conferenza stampa alla Camera alla quale prenderanno parte - oltre alla Ascari - il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione bicamerale Antimafia e Guido Salvini, magistrato esperto in materia di terrorismo e di criminalità organizzata, interlocutore nella fase di redazione della proposta di legge.
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