La procedura d'infrazione contro l'Italia? «Allo stato attuale, per quanto riguarda il debito, sarebbe necessaria...». Ma «non siamo ancora a questo...
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«In questo caso - ha precisato - ci sarebbe una nuova raccomandazione» all'Italia. Per Moscovici, «più ci avviciniamo alla scadenza più il dialogo diventa fondamentale». L'avvicinamento tra Roma e Bruxelles sulle regole di bilancio è «possibile e necessario». Moscovici non ha però voluto commentare le indiscrezioni di stampa secondo cui un rapporto tra deficit e Pil al 2% sarebbe la 'linea rossà di Bruxelles. «Non si tratta di dare cifre, di citare questa o di quell'altra decimale...O riusciamo ad avvicinarci alle regole o non ci riusciamo...». E ancora: «Interesse di tutti è che le regole vengano rispettate. Non sono regole né stupide né rigide. Sono regole flessibili e noi siamo pronti a dar prova di tutta la possibile flessibilità».
Nei giorni scorsi «ho usato un'espressione che non è piaciuta al signor Salvini - continua Moscovici - ho detto che (sulla manovra, ndr.) 'non ci sarebbe voluta una trattativa da mercanti di tappetì, non volevo certamente dare del mercante di tappeti a Salvini, mi mettevo io stesso in quella stessa categoria... In realtà, si tratta di un'espressione francese che significa semplicemente: 'le regole le applichi o non le applichi', anche se le puoi sempre applicare in modo intelligente o flessibile. La Commissione è assolutamente disposta in questo senso, quindi dimentichiamo i mercanti di tappeti. Ma dico che dobbiamo essere flessibili nel quadro delle regole».
Il commissario europeo agli Affari economici ritiene «probabile» che le trattative con Roma sulla manovra «continueranno» fino all'ultimo, anche a margine del G20 di questo fine settimana a Buenos Aires, in Argentina. Il responsabile Ue ha ribadito che una manovra che «aumenta il debito non è un buon bilancio per il Paese e per i suoi cittadini». «Interesse di tutti è che le regole vengano rispettate», ha martellato, ribadendo che le regole comuni dell'Europa «non sono né stupide né rigide ma sono flessibili». Mentre «un debito pubblico che aumenta all'eccesso è un debito pubblico più costoso che obera tutti i margini di manovra per finanziare politiche e servizi pubblici. Un paese indebitato è un Paese che non ha margine». Il responsabile Ue ha poi precisato che il debito dell'Italia rappresenta «mille euro» per ogni cittadino italiano, «alla fine sono sempre gli italiani più poveri che finiscono per pagare più di quelli ricchi». Quanto al ministro dell'Economia, Giovanni Tria, ha detto di «tenere molto» alla «stretta» relazione di «fiducia» instaurata con lui.
«Puoi essere flessibile quanto vuoi ma le regole non possono andare ignorate. È impossibile».
Il Messaggero