Moavero: «Non possiamo non sentirci europei»

Moavero: «Non possiamo non sentirci europei»
«Non possiamo non dirci europei. Quanta cattiva educazione, quanta cattiva informazione sull'Europa ascoltiamo quotidianamente. Fermarsi a riflettere è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Non possiamo non dirci europei. Quanta cattiva educazione, quanta cattiva informazione sull'Europa ascoltiamo quotidianamente. Fermarsi a riflettere è particolarmente importante alla vigilia delle elezioni Europee»: così il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi aprendo The State of the Union, all'Istituto universitario europeo a Firenze. Una riflessione importante «sulle sfide e sulle opportunità, sulle possibili idee praticabili che possiamo affrontare insieme», ha aggiunto.


«Non possiamo non dirci europei, anche se a guardare le cronache sembrerebbe a volte di dover pensare il contrario. Anche chi critica - ha aggiunto Moavero - ed è scettico verso l'Europa sviluppa forme di ragionamento fondamentalmente europee: è europeo anche lui, anche lei». Secondo Moavero «non ce ne rendiamo conto appieno, ma tutti noi europei abbiamo sviluppato una sorta di sentimento di affiliazione europea, che se ci riflettiamo si è affiancato, sovrapposto al sentimento nazionale e locale che ognuno di noi ha».

Alla fine degli anni '80, dopo il lavoro sulla moneta unica, e quanto successo ad est, l'Europa
«avrebbe dovuto cambiare passo, affrontare una profonda riforma delle istituzioni. Questo non è avvenuto o avvenuto in modo parziale», ha spiegato il ministro Moavero. «L'Europa ha difficoltà ad affrontare i grandi shock recenti come la crisi finanziaria globale e i flussi migratori cosa che dimostra la necessità di una profonda riflessione e revisione istituzionale».

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero