Gendarmi francesi tentano rimpatrio migrante su treno italiano, fermati dai ferrovieri. Ira di Salvini: «Rispettateci»

«Aggiungiamo un altro capitolo al lungo elenco di lamentele. L'Italia pretende rispetto!». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta...

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«Aggiungiamo un altro capitolo al lungo elenco di lamentele. L'Italia pretende rispetto!». Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta «l'ennesimo episodio di arroganza francese», ovvero il tentativo di rimpatriare un migrante a bordo di un treno diretto in Italia.


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Questi i fatti, accduti ieri: un uomo, forse del Mali, è stato fatto salire dalla gendarmeria su un treno diretto a Torino alla stazione di Modane. A impedire il rimpatrio forzato i ferrovieri, che hanno avvisato la centrale della polizia ferroviaria e, all'arrivo del treno alla stazione di Bardonecchia, in Alta Val Susa, hanno fatto scendere l'extracomunitario affidandolo alla polizia.

 

Gli investigatori sono ora al lavoro per identificare il migrante e verificare se abbia raggiunto Modane attraverso i sentieri di montagna. Oppure, come contestato dagli agenti francesi, abbia raggiunto la località nello stesso modo in cui è stato costretto a tornare in Italia. Dell'episodio sarebbe stata informata anche la Questura di Torino.

Questo il commento di Salvini: «Ieri, a Modane - racconta il leader della Lega - la gendarmeria ha fermato un treno regionale diretto in Italia pur di far salire a bordo un immigrato del Mali. Pretendeva di lasciarlo in carrozza senza titolo di viaggio. Il personale di Trenitalia ha informato la polizia italiana: solo dopo insistenze l'immigrato ha pagato il biglietto. Risultato: 47 minuti di ritardo. Parigi dovrebbe rimborsare i viaggiatori».

«Grazie alle nostre forze dell'ordine - conclude il ministro - e anche al personale di Trenitalia che non ha abbassato la testa. In settimana ci saranno contatti ufficiali con i francesi dopo gli sconfinamenti di Claviere».

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Il Messaggero