Il richiamo a non arretrare nella difesa dei diritti umani, con la sottolineatura dell'aumento del 500% dei ricorsi dei migranti in Cassazione, sono tra i temi forti toccati...
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Anche il vicepresidente del Csm David Ermini ha parlato di «carico insostenibile» e «nuove emergenze» per gli ermellini sommersi dalle richieste di protezione internazionale. Dal Procuratore generale Riccardo Fuzio è arrivata la richiesta di uno stop alla «riforme emotive» e l'allarme per le troppe toghe finite sotto inchiesta. Sullo sfondo dei temi più caldi rimane sempre un sistema giustizia ancora troppo lento, nel penale e nel civile, a decremento del Pil e delle vittime dei reati. «Evitare ogni regressione in materia di diritti umani è un compito che si è dato la comunità internazionale», ha detto Mammone aggiungendo che «è compito degli Stati moderni apprestare strumenti idonei per dare risposta alla richiesta di tutela che gli individui, cittadini e non, richiedono per i loro diritti».
Certamente, però, ai diritti corrispondono anche doveri da adempiere. Sull'assedio delle istanze dei migranti rivolte alla Cassazione per ottenere asilo, Mammone si è servito dei dati statistici per dare conto del fenomeno. «I nuovi ricorsi civili che negli anni precedenti si erano andati stabilizzando per numero, con una progressiva riduzione dell'arretrato, sono ora aumentati in maniera inattesa, nella misura del 21,7%, a causa dell'incremento delle sopravvenienze in materia tributaria (+ 9,8%) e in materia di protezione internazionale (+ 512,4%)». Il Primo presidente ha anche espresso preoccupazione per i dati sui femminicidi e la violenza di genere, e sui diritti civili ha notato come non ci siano preclusioni nella Costituzione per i genitori omosessuali. «L'orientamento sessuale, in sé, non incide negativamente sull'idoneità dell'individuo all'assunzione della responsabilità genitoriale».
Dati che hanno colpito anche Ermini che ha evidenziato come c'è un carico «crescente di procedimenti in materia di protezione internazionale ed immigrazione» che può diventare una delle nuove «emergenze» per la Corte di Cassazione, già alle prese con «un carico insostenibile» di cause. Sul susseguirsi di riforme, spesso dettate da fatti di cronaca, il Pg Fuzio ha chiesto che gli interventi legislativi sulla giustizia «debbono cessare di essere rapsodici, emotivi, privi di una ratio a tutto tondo e di spirito di sistema». Basta a provvedimenti «a volte centrati sull'aumento delle pene come risposta epidermica e reattiva a situazioni di emergenza, e altre volte sull'adozione di complessi normativi incidenti sull'effettività della pena, come risposta ad altre esigenze eccentriche», come il sovraffollamento carcerario. Il capo dei pm italiani ha poi richiamato alla vigilanza contro il terrorismo islamico, al ritorno della Cupola mafiosa a Palermo dopo la morte di Provenzano e Riina, alla crescente insicurezza delle strade di Napoli dove la camorra spadroneggia. Quindi l'affondo sulle toghe corrotte. «Suscita allarme la gravità e la frequenza degli episodi che di recente hanno visto coinvolti diversi magistrati, perché ciò determina un indebolimento della fiducia dei cittadini nell'indipendenze e imparzialità della funzione penale», ha rimarcato il Pg dopo i recenti arresti di giudici.
Debutto per il guardasigilli cinquestelle Alfonso Bonafede, al suo primo discorso per l'anno giudiziario.
Il Messaggero