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Giorgia Meloni ha scelto un messaggio via WhatsApp per chiarire a Matteo Salvini che non è stato Fratelli d'Italia a mettere veti su Albertini o su Bertolaso per le candidature alle comunali di Roma e Milano. L'sms è partito nelle scorse ore, dopo che il leader del Carroccio aveva detto durante «Porta a Porta» che «la Lega costruisce mentre qualcun altro disfa», chiedendo poi alla stessa Meloni di «fare un nome per Roma».
Salvini: «Candidati sindaco a Roma e Milano? Io costruisco ma altri disfano»
Il numero uno della Lega ha espresso grande soddisfazione nell'apprendere «che non ci sono e non ci saranno veti incomprensibili a soluzioni utili» e mercoledì è già previsto un tavolo (convocato dal responsabile nazionali Enti Locali della Lega, Stefano Locatelli) per discutere di amministrative ma solo con i dirigenti che si occupano di enti locali. Non ci sarà Matteo Salvini (che ha avvisato Meloni), che in quelle ore sarà impegnato anche con la preparazione dell'udienza per il caso-Gregoretti in agenda venerdì 14 maggio a Catania.
«L’obiettivo - sottolineano fonti della Lega - è trovare nomi competitivi per i candidati sindaci, a partire da Milano e Roma, dove grande è il rammarico per i no che hanno portato al ritiro prima di Bertolaso e poi di Albertini, due candidati eccellenti. L’obiettivo rimane quello di vincere in tutte le città al voto, con un centrodestra unito e finalmente propositivo, a fronte di una sinistra divisa, litigiosa e inconcludente».
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Il Messaggero