Lega, tutte le svolte di Salvini

“Siamo il più grande partito italiano e ci accingiamo, molto presto, ad andare alla guida del giorno”, lo ripete sempre ai suoi e agli altri Matteo Salvini....

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“Siamo il più grande partito italiano e ci accingiamo, molto presto, ad andare alla guida del giorno”, lo ripete sempre ai suoi e agli altri Matteo Salvini. Aggiungendo: “Grande forze significa assumersi grande responsabilità”. Innanzitutto la responsabilità di non essere più un partito estremista ma diventare centrali (non centristi). Come se fa? Smussando gli angoli e cercando, proprio perché maggioritari, almeno secondo i sondaggi, di non essere dividivi ma inclusivi. E così, anche con l’occhio rivolto alla caccia al Vito di sinistra nelle elezioni a gennaio in Emilia Romagna, Salvini ha aperto il dialogo con Liliana Segre, si vuole togliere di dosso il marchio di scarsa sensibilità sui temi del razzismo e addirittura annuncia: “Sosteniamo la manifestazione dei sindaci del 10 dicembre a Milano in solidarietà alla Segre vittima di minacce intollerabili. Quando c’è qualcosa di democratico che riguarda il futuro, noi della Lega lo sosteniamo”. E questo è un pezzo della svolta aperturista di chi agli occhi della sinistra, dell’Europa e della Chiesa viene considerato una sorta di barbaro e invece sta cercando - per interessi politici e eventualmente di governo se dovesse turbare al potere - di ammorbidire la propria immagine. Sta lavorando infatti, il capo leghista, anche a una “svolta di positività” nei confronti della Chiesa bergogliana, con cui finora il rapporto è stato di conflittualità.

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Il Messaggero