Salvini: «Legge proporzionale? Conte è su Marte». Udc: «Voteremo no alla fiducia». Brunetta: «Patto di riconciliazione»

Crisi governo Il premier Giuseppe Conte ha appena concluso il suo discorso alla Camera e non si fanno attendere le reazioni dal centrodestra. Immediata la presa di posizione di...

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Crisi governo Il premier Giuseppe Conte ha appena concluso il suo discorso alla Camera e non si fanno attendere le reazioni dal centrodestra. Immediata la presa di posizione di Matteo Salvini, leader della Lega. «Conte ha detto che deve rimanere al governo per fare le cose che chiedono gli italiani, a partire da una legge elettorale proporzionale. La legge elettorale..... Vabbè, è ufficiale, ormai costui vive su Marte».

In Aula sono comparsi anche diversi cartelli della Lega quando il presidente del Consiglio ha finito di tenere le sue comunicazioni. C'era scritto: «Conte dimettiti». Lega e Fdi hanno urlato in coro «Dimissioni, dimissioni».

Il centrodestra si è riunito stamattina prima che il premier arrivasse a Montecitorio. Il vertice ha prodotto una risoluzione unitaria per respingere le comunicazioni del premier Conte in cui si evidenzia il fallimento del suo governo contro la pandemia sia da un punto di vista sanitario che economico. All'incontro hanno partecipato il leader della Lega Matteo Salvini, il vice presidente di Fi Antonio Tajani, la leader di Fdi Giorgia Meloni, e in collegamento via zoom, anche Silvio Berlusconi. Erano inoltre presenti rappresentanti dell'Udc, di Noi con l'Italia e di Cambiamo!

«L'Udc voterà compattamente NO alla fiducia del Governo Conte bis», ha ribadito in una nota l'Ufficio stampa nazionale dello Scudo crociato, guidato da Lorenzo Cesa.

L'appello ai forzisti

Con il richiamo alla legge proporzionale, e l'appello ai «volenterosi» e a quelli «a cui sta a cuore l'Italia», Giuseppe Conte ammicca neanche troppo velatamente ai forzisti. Il premier fa l'identikit dei volenterosi: quelli che possono dare «un contributo politico di formazioni che si collocano nella più alta tradizione europeista: liberale, popolare, socialista. Chiedo un appoggio limpido e trasparente nel solco della tradizione europeista, contro le logiche sovraniste e le derive nazionaliste». Un appello chiaro a mollare Salvini e Meloni. 

In queste ore, Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, usa toni decisamente meno aggressivi dei colleghi Salvini e Meloni. Brunetta infatti parla di patto di riconciliazione

 

Conte alla Camera Diretta «Disagio per spiegare crisi. Costruiamo un governo con tutti coloro che hanno a cuore il destino dell'Italia»

 

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Il Messaggero