Mattarella: non ci sono basi per infrazione contro Italia

«Noi crediamo che la procedura di infrazione non abbia ragione di essere aperta». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella rispondendo a Vienna alla domanda di un...

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«Noi crediamo che la procedura di infrazione non abbia ragione di essere aperta». Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella rispondendo a Vienna alla domanda di un giornalista austriaco dopo un colloquio con il presidente austriaco Alexander Van der Bellen.


Il capo dello Stato ha spiegato che «il disavanzo di bilancio in Italia è passato dal 2,4 al 2,1 tra il 2017 e il 2018, l'avanzo primario è passato dall'1,4 all'1,6: e sono dati di trend positivi per i conti pubblici». Inoltre «vi è una condizione di base di economia italiana di grande solidità, non a caso l'Italia è la terza economia dell'Ue ed è la seconda manifattura d'Europa». «Credo il governo stia presentando ciò alla Commissione Ue per dimostrare che i conti saranno in ordine, le indicazioni sono rassicuranti e non vi sia motivo per aprire una nuova infrazione».

Quanto al nodo nomine Ue «abbiamo parlato dei vertici Ue, auspicando che si trovi assieme sollecitamente un'intesa per far partire la vita delle istituzioni anche perchè l'Ue ha di fronte a sè alcune grandi sfide da governare: dal clima ai migranti, dall'economia alla sicurezza. Ci auguriamo che tutto si concluda domani e questo consenta all'Ue di partire con sollecitudine per affrontare quei problemi che solo insieme, come Unione, possono esser affrontati con successo». «Il rapporto tra Italia e Germania è talmente solido come amicizia e collaborazione che non può essere messo in discussione da alcunché».


Mattarella è intervenuto anche sul caso Sea Watch, di cui d'altronde si è parlato anche a margine dei lavori per il Consiglio Ue: Serve «un abbassamento generale dei toni che consenta di affrontare con maggiore serenità e concretezza la questione» dei migranti.  Il fenomeno migratorio è «inarrestabile e va governato dall'Europa nel suo complesso in collaborazione con i Paesi dell'Africa da da cui partono i flussi migratori. Non può essere affrontato da un singolo Stato», ha aggiunto.


«L'Italia ha una Costituzione cui per dovere e convinzione personale sono molto legato. La Costituzione prevede una assoluta divisione dei poteri, la nostra magistratura è di assoluta indipendenza e io ho in essa molto fiducia. La questione è nelle mani della magistratura e questa indipendenza assoluta è l'unico criterio che può guidare in questo momento il presidente della Repubblica italiana».
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Il Messaggero