«I Comuni non sono la periferia della Repubblica ma la base della Repubblica». Così, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai sindaci riuniti...
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Manovra, Mattarella: Legge coerente con risanamento debito
«Tutte le istituzioni -e a tutti i livelli- devono sentirsi partecipi e costruttrici di una nuova qualità della crescita civile, sociale, economica - ha aggiunto Mattarella - Davanti ai mutamenti climatici, davanti alla necessità di una crescita compatibile con l'ambiente e con l'equità sociale, davanti agli obiettivi inderogabili dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, avvertiamo in questo momento lo stretto legame tra comportamenti civili virtuosi e decisioni di governo adeguate. Partecipare in prima linea a questo impegno -ha aggiunto il Capo dello Stato- è cruciale per il futuro dell'Italia. E l'Italia può dare molto all'Europa. Può essere decisiva per il successo dell'Unione, grazie alla sua qualità, alle sue capacità, alle sue città, alla ricchezza e alla diversità dei suoi territori. Possiamo riuscirvi. Ma senza i Comuni non ne saremo in grado. Perché è la qualità della vita nelle metropoli, come nei borghi, nelle aree interne e nei territori montani, che può rendere i cittadini davvero partecipi di questa trasformazione, e fare in modo che lo sviluppo sostenibile divenga un grande traguardo popolare».
«Non potremmo neppure parlare di 'smart city' se trascurassimo la necessaria riqualificazione e la sicurezza delle periferie. È quanto mai opportuno, come sostiene l'Anci, che gli interventi in favore delle periferie urbane abbiano un concreto rilancio sul piano nazionale, e che riescano a integrarsi con adeguate misure sociali e di welfare - ha continuato - I Comuni possono fare molto se non lasciati soli».
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Il Messaggero