Una mano tesa agli imprenditori, con un taglio dei premi Inail che potrebbe arrivare al 30%. E l'altra che guarda a chi è davvero in difficoltà economica e ha...
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Manovra, da Camera ok alla fiducia
Sono queste alcune delle modifiche che il Senato apporterà alla manovra, oltre all'attesa riduzione dei due fondi per reddito di cittadinanza e pensioni, se la trattativa con l'Europa si risolverà con un accordo sul taglio del deficit. In tempi da record, considerando i pochi giorni a disposizione, Palazzo Madama dovrà riscrivere il disegno di legge, passando dall'emergenza maltempo all'ecotassa sulle auto. La distanza tra i due alleati sulla misura rimane tutta, con i 5 Stelle che continuano a difendere gli incentivi a chi compra auto 'green' compensati da una tassa per chi invece continua a comperare auto inquinanti.
In casa Lega, invece, si continua a vedere l'ecotassa come fumo negli occhi e lo stesso Matteo Salvini assicura di nuovo che non si pagherà «nemmeno un euro in più» qualunque sia la macchina che si va a comprare. Un intervento, che sia di correzione o di cancellazione tout court, comunque ci sarà, anche alla luce dell'esito dell'incontro tra Luigi Di Maio, in veste di ministro dello Sviluppo economico, e i costruttori, l'11 dicembre. Altro tema in discussione, anche se alla fine non si dovrebbe arrivare a ritocchi, quello della maternità, con la possibilità per le future mamme di rimanere al lavoro fino all'ottavo mese, che, dicono dai sindacati alle opposizioni, potrebbe sottoporre le lavoratrici a 'ricattì. E una riflessione sarebbe aperta anche sui tagli, annunciati da Di Maio, all'editoria, con i leghisti intenzionati a salvaguardare almeno le testate locali. Altre voci che troveranno spazio al Senato vanno dai fondi per Roma a quelli per gli orfani delle vittime di femminicidio. Alla Camera non si sono infatti trovati i 10 milioni di euro di cui si è fatta paladina Mara Carfagna. Il leader della Lega ha assicurato che la questione verrà risolta, così come saranno trovati i soldi anche per una versione soft del saldo e stralcio e per la riduzione dei premi Inail pagati dalle aziende (il cui costo è stato quantificato nei giorni scorsi in circa 600 milioni).
A questa misura di riduzione del costo del lavoro targata Lega, sulla quale, anche dopo riunioni tecniche con Inps e Inail, ci sarebbe già il disco verde, potrebbe affiancarsi qualche altro intervento di matrice M5S, visto che lo stesso Di Maio ha annunciato di essere al lavoro su «costo del lavoro e incentivi alle imprese che assumono».
Il Messaggero