Catania, mafia e corruzione al comune di Tremestieri: 11 arresti, sospeso il vice governatore della Sicilia Luca Sammartino. «Certo della mia estraneità»

Sammartino è vice presidente della Regione e leader della Lega. Arrestato il sindaco, ex oppositore a domiciliari

I carabinieri del comando provinciale di Catania stanno eseguendo un'ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e...

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I carabinieri del comando provinciale di Catania stanno eseguendo un'ordinanza di misura cautelare nei confronti di 11 persone tra esponenti politici, funzionari comunali e imprenditori accusati, a vario titolo, di scambio elettorale politico - mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.

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Tra gli arrestati il sindaco di Tremestieri Etneo, Santi Rando. Ai domiciliari il suo oppositore politico, Mario Ronsisvalle, poi suo alleato. Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione e leader della Lega Luca Sammartino.

LA REPLICA

«Ho scritto una nota al presidente della Regione, Renato Schifani, per rimettere l'incarico di assessore regionale e vice presidente della Regione dopo essere stato raggiunto da misura cautelare interdittiva in relazione a un'ipotesi di reato lontana nel tempo. Ringrazio il presidente per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per il lavoro svolto fin qui. Tengo a sottolineare che non sono coinvolto in ipotesi di reato di mafia né di voto di scambio; sono sereno e certo che emergerà la mia totale estraneità ai fatti, risalenti a 5 fa, che con stupore leggo mi vengono contestati». Lo dice Luca Sammartino, indagato per corruzione.

LA CORRUZIONE E I PERMESSI

Il vice presidente della Regione Luca Sammartino, che è anche assessore regionale all'Agricoltura, è uno degli esponenti di spicco (e non il leader, come precedentemente scritto) della Lega in Sicilia, è indagato per corruzione. E per questa ipotesi di reato è stato sospeso dal gip per un anno dall'esercitare funzioni pubbliche. Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania condotte tra il 2018 e il 2011 e coordinate dalla Procura distrettuale etnea. Dall'inchiesta, denominata Pandora, emergerebbero accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santaopaola-Ercolano, riguardanti l'elezione nel 2015 dell'attuale sindaco Santi Rando, destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Ulteriori indagini avrebbero fatto luce su quella che la Procura definisce «la successiva 'degenerazione affaristicà dell'Ente, messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli 'imprenditori amicì». Emergerebbe inoltre, secondo la ricostruzione dell'accusa, «una strategia dei vertici comunali» finalizzata a «neutralizzare ogni forma di opposizione politica». Per la Procura sarebbe stato «l'accordo corruttivo con lo storico consigliere d'opposizione Mario Ronsivalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021». Ronsisvalle, titolare di una farmacia a Tremestieri, contesta la Procura «anche grazie all'intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all'epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino».

LA CANDIDATA

Uno scambio di favori, con la riduzione del numero di farmacie a Tremestieri Etneo, per ottenere voti per l'allora candidata alle elezioni europee del 2020, Caterina Chinnici, totalmente estranea all'inchiesta, quando Luca Sammartino, allora deputato regionale, faceva parte del Partito democratico. È una delle contestazioni mosse dalla Procura di Catania al vice presidente e assessore regionale della Lega che è indagato per corruzione ed è stato sospeso da incarichi pubblici per un anno. Sammartino, inoltre, si sarebbe servito di «personale dell'Arma dei Carabinieri, in servizio e in quiescenza, per attività di vigilanza e di 'bonificà tecnica dei locali della sua segreteria» e cercando anche di «acquisire informazioni riservate circa l'eventuale pendenza a suo carico di procedimenti penali».

I REATI

«Senz'altro allarmante e indicativo di una personalità incline a commettere azioni delittuose è il comportamento dell'indagato, diretto alla ricerca di informazioni sull'esistenza di indagini a suo carico, anche istigando altri a commettere reati pur di fornirgliele». Lo scrive il gip di Catania, Carla Aurora Valenti, sul vicepresidente della Regione Luca Sammartino. Il giudice sottolinea, inoltre, «la gravità dei delitti di corruzione propria commessi, la capacità del Sammartino di incidere pesantemente nelle scelte dell'amministrazione comunale di Tremestieri Etneo (basti pensare, in via esemplificativa, alle imposizioni di voto ai consiglieri comunali Smecca Ferdinando e Torre Giancarlo), la sua condivisione del progetto che avrebbe alterato le regole di un'onesta competizione elettorale, progetto alla cui realizzazione ha collaborato attivamente, traendone anche benefici personali, l'intervento con i funzionari regionali fondamentale per l'illecito risultato avuto di mira».

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Il Messaggero