Lega, Lamorgese sfida Salvini: Maroni scelto dal Viminale per contrastare il caporalato

Il ministro dell'Interno ha optato per un storico componente del Carroccio che più ha criticato l'attuale segretario di via Bellerio negli ultimi tempi

La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha scelto Roberto Maroni, anch'egli in passato al Viminale, per guidare la lotta al caporalato nella Penisola. Oggi...

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La ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha scelto Roberto Maroni, anch'egli in passato al Viminale, per guidare la lotta al caporalato nella Penisola. Oggi infatti il leghista si è insediato a capo della Consulta per l'attuazione del Protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, sottoscritto il 14 luglio scorso.

 

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Un incarico importante che segna da un lato il ritorno sulla scena politica di "Bobo" e dall'altro una signficativa contromossa della ministra nei confronti di Salvini. Non può infatti sfuggire che, dopo mesi di attacchi e accuse, Lamorgese abbia deciso di affidare l'incarico ad uno dei componenti storici del Carroccio (già segretario leghista tra il 2012 e il 2013) che più ha criticato l'attuale segretario di via Bellerio negli ultimi tempi. Maroni infatti, che avrebbe dovuto essere il candidato della Lega come sindaco di Varese ma aveva rinunciato dopo un malore di cui era stato vittima a gennaio (peraltro spiegando di voler fare un passo indietro dalla politica attiva e «fare spazio ai giovani»), ha più volte definito «un errore» le scelte di Salvini in materia di vaccini e Green pass. Non solo.

 

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Ha anche rincarato la dose bollando la strategia attuale come un rischio «di sconfinare nell'assenza di progetto per il domani della Lega» e, soprattutto, chiosando: «I governatori sul territorio non ragionano così».  Dichiarazioni antipatiche per il segretario del Carroccio che quindi ora si trova nella scomoda situazione di avere accanto alla sua nemica giurata Lamorgese uno dei notabili del partito. A testimonianza di quanto sia difficile il momento a via Bellerio. 

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Il Messaggero