Manovra, la web tax preoccupa piccoli è start up

Manovra, la web tax preoccupa piccoli è start up
ROMA La web tax, prevista dal maxiemendamento del Governo alla manovra, rischia di colpire non solo i giganti del web ma anche aziende pubbliche e start up che realizzano o...

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ROMA La web tax, prevista dal maxiemendamento del Governo alla manovra, rischia di colpire non solo i giganti del web ma anche aziende pubbliche e start up che realizzano o gestiscono piattaforme di interazione digitale. È questa la preoccupazione, secondo quanto riferiscono all'Adnkronos fonti vicine al dossier, che nutrono molte società pubbliche per l'impatto che la norma potrà avere sui conti economici aziendali e sui loro stakeholder. La norma, spiegano le stesse fonti, ha sì un dettato chiaro ma nella sua applicazione non va a colpire soltanto i big, come Facebook e Google, ma una più ampia platea di soggetti sarà passibile di tassazione. Infatti, la previsione di cui al comma 29 bis che istituisce l'imposta sui «servizi digitali» individua, alla lettera b) del comma 29 quater, tra i soggetti che potrebbero essere incisi dall'imposta coloro che mettono «a disposizione un'interfaccia digitale multilaterale che consenta agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi». L'Agenzia delle Entrate, dunque, non potrà interpretare lo spirito ma applicherà la norma e questo avrà un impatto, al momento non ancora valutato
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Il Messaggero