Lega, interrogazione su Conte e presunto conflitto d’interesse

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ROMA  «Premesso che: secondo quanto si legge sul sito del Miur, nel 2002, il Prof. Avv. Giuseppe Conte, attuale Presidente del Consiglio, ha conseguito l'idoneità a professore ordinario di Diritto privato in un concorso a cattedra bandito dalla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Campania »L. Vanvitelli«, la cui commissione giudicatrice vedeva al suo interno il Professor Guido Alpa; nel corso dello stesso anno, il Prof. Conte »ha aperto con il prof. avv. Guido Alpa un nuovo studio legale dedicandosi al diritto civile, al diritto societario e fallimentare«, secondo quanto si legge testualmente nel curriculum vitae inviato alla Camera dei Deputati nel 2003, per la candidatura alle elezioni a componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa», si legge nel testo dell'interrogazione. «Di fronte all'inchiesta pubblicata in data 6 e 7 ottobre 2018 da La Repubblica in cui si legge che il Presidente del Consiglio sarebbe stato promosso dal maestro e socio di studio Prof. Alpa, con il quale lavorava e aveva rapporti d'affari, e che lo stesso, pochi mesi dopo, fu il suo commissario esaminatore, il Prof. Conte ha risposto con una lunga lettera al Direttore della testata in oggetto replicando innanzitutto che »sul piano accademico« il suo maestro sia stato il Prof. Giovanni Battista Ferri; in merito alla loro presunta associazione nello stesso studio legale, il Presidente del Consiglio scrive: »A differenza di quanto riportato, io e il prof. Alpa non abbiamo mai avuto uno studio professionale associato né mai abbiamo costituito un'associazione tra professionisti. Mentre a Roma siamo stati «coinquilini» utilizzando una segreteria comune, che serviva anche altri studi professionali, tutti collocati nello stesso stabile, come spesso avviene nel mondo professionale, dove è frequente che diversi professionisti si ritrovino a condividere un medesimo indirizzo professionale, anche solo per economia organizzativa, mantenendo tuttavia distinte le rispettive attività professionali«; riguardo, invece, l'accusa di aver avuto rapporti in affari nell'incarico del 2002 per il patrocinio del Garante privacy contro la Rai, già sessanta giorni prima dello svolgimento del concorso, il Prof. Conte replica: »Verissimo. [...] Quale sarebbe la ragione di questa incompatibilità visto che sia io che Alpa abbiamo svolto la nostra attività quali professionisti autonomi e fatturato al nostro cliente ciascuno per proprio conto?«, prosegue ancora l'interrogazione della Lega.
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Il Messaggero