Al vertice del Pd c’è una doppia convinzione sulle prossime elezioni regionali e al Nazareno non stanno affatto tranquilli. La prima convinzione riguarda la Puglia....
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E che potrebbe essere un candidato alternativo a Emiliano, o comunque quello capace di far convergere anche Italia Viva di Renzi e Azione! di Calenda che non vogliono assolutamente il bis del disprezzatissimo governatore uscente. Se Emiliano rinunciasse, al Nazareno festeggerebbero a champagne o a Primitivo di Manduria. La contropartita per Emiliano, sussurrano a mezza voce alcuni esponenti dei democratici pugliesi, potrebbe essere un incarico da sottosegretario nel governo Conte. Ma veniamo ora alla seconda convinzione che circola nel Pd. Riguarda la Campania. I dem sono tutti convinti, ma lo sono anche gran parte dei vertici M5S con Fico e con tutti i parlamentari campani però Crimi e Di Maio stanno su altre posizioni, che l’eventuale accordo Pd-5stelle porterebbe alla sicura sconfitta del centrodestra che (per ora) schiera Caldoro. Quindi? Per arrivare all’accordo serve sacrificare la candidatura De Luca - anche se sta per essere allestita a Napoli la convention di investitura - assai invisa ai grillini e considerata da loro inaccettabile. Come ovviare? Con lo stesso metodo sperato con Emiliano, “Perché non diamo a De Luca un bel posto al governo, e c’è la caviamo così?”, questa sarebbe l’offerta di risarcimento del Nazareno. Ma De Luca, proprio come il collega pugliese, non sembra affatto interessato ad ascoltarla.
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Il Messaggero