Berlusconi: l’ingresso della Lega nel Ppe non è all’ordine del giorno

Berlusconi: l’ingresso della Lega nel Ppe non è all’ordine del giorno
ROMA È realistico pensare ad una Lega nel Partito popolare europeo? «Il tema non è l'ingresso nel Ppe, che non è all'ordine del giorno. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA È realistico pensare ad una Lega nel Partito popolare europeo? «Il tema non è l'ingresso nel Ppe, che non è all'ordine del giorno. Il tema è che la Lega in Europa deve scegliere da che parte stare. Se rimanere isolata in una posizione simile ai lepenisti francesi, quindi con una buona massa di voti ma senza esercitare alcun ruolo, oppure se portare le proprie idee e i propri valori, che sono sicuramente democratici, all'interno di una coalizione più vasta, nella prospettiva che dicevo poco fa del centro-destra europeo». Così Silvio Berlusconi, nel nuovo libro di Bruno Vespa 'Perché l'Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare)', in uscita mercoledì 6 novembre ed edito da Mondadori/Rai Libri. «Un centro-destra che naturalmente - ragiona ancora il Cavaliere - non può che avere come fulcro la più grande famiglia politica d'Europa, il Partito Popolare Europeo, che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero