L'erogazione della cassa integrazione in deroga ora è più veloce perché «siamo intervenuti per snellire le procedure», ma...
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Il nuovo decreto anti-Covid, ha spiegato, contiene «l'impostazione per il rilancio dell'economia che il governo svilupperà con un grande piano ripresa fatto di riforme e investimenti. Ci sono alcuni primi elementi importanti che vanno oltre i mesi dell'emergenza, penso alla eliminazione delle clausole di salvaguardia» e si interviene «su alcuni fattori» per «una ripartenza che sia al passo con le sfide e favorisca la transizione a modelli di sviluppo sostenibile, resilienti e innovativi». «Pensiamo che il metodo del dialogo sia essenziale e contiamo sull'apporto del parlamento anche per poter ulteriormente migliorare questo decreto».
Per le imprese «l'intervento più rilevante è la cancellazione del saldo 2019 e della prima rata Irap 2020, una misura importante di sostegno, risultato di un dialogo con il mondo produttivo che ha avanzato una richiesta che abbiamo ritenuto giusto sia pure in parte accogliere: riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni e rappresenta un taglio alle tasse da 4 miliardi per circa 2 milioni di imprese».
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Nel nuovo decreto, ha proseguito, c'è «un corposo mix di misure a sostegno delle imprese che si configura tra i più articolati e completi tra quelli adottati dai vari paesi, graduato sulla dimensione e la tipologia delle imprese, un pacchetto di misure da oltre 16 miliardi, cui vanno aggiunti gli interventi sul fisco» che comprende «contributi a fondo perduto, incentivi, agevolazioni, forme di rafforzamento patrimoniale e ricapitalizzazione per i quali sotto forma di saldo netto da finanziare stanziate ulteriori significative risorse». Gli interventi, ha sottolineato davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato «cercano di indirizzare la ripartenza dell'economia lungo sentieri virtuosi di investimento, innovazione, individuazione di nuovi indirizzi strategici, crescita dimensionale».
«Interveniamo con azioni di ristoro a fondo perduto delle imprese che hanno avuto perdite di fatturato, ristori che saranno parametrati ai volumi di ricavi e compensi e che andranno da un minimo di 1000 euro fino a un massimo di circa 50mila euro». «A ciò - ricorda il ministro - si aggiungerà il sostegno agli affitti che potranno essere recuperati fino al 60% delle somme versate con apposito credito d'imposta cedibile.
«Ieri si è concluso il pagamento della seconda tranche» del bonus per circa 4 milioni di autonomi, «chi è rimasto in coda» per dati mancanti della prima mensilità «riceverà nei prossimi giorni le rate richieste», ha poi detto il ministro ricordando che il bonus salirà per il mese di maggio a 1000 euro, e che è confermato anche per i professionisti iscritti alle casse. «Il ministero del Lavoro insieme al Mef sta predisponendo il decreto attuativo per mettere in condizione le casse di erogare i 600 euro nei prossimi giorni e la rata successiva dei 1000 euro».
Quanto alla «regolarizzazione temporanea dei migranti», Gualtieri ha sottolineato che «garantirà soprattutto in questo contesto di emergenza la dignità delle persone, la sicurezza sanitaria, la tutela della legalità e le esigenze del mercato del lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero