Mulè (FI): da Salvini bagno di realtà Berlusconi resta il faro

Giorgio Mulè
ROMA «La tragedia di un Paese paralizzato e senza...

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ROMA «La tragedia di un Paese paralizzato e senza prospettive sta tutto nella totale incapacità di un governo lacerato di saper guardare al futuro. Le azioni dell'esecutivo sono tutte nell'inseguimento affannato di crisi annunciatissime come l'arrivo delle piogge di inverno eppure non risolte, anzi aggravate da incapacità e superficialità. Si sfornano decreti 'salvà tutto che non salvano nulla: Ilva, Alitalia, 'impresè, 'precarì oggi tocca alla Banca Popolare di Bari solo per fare alcuni esempi recenti. E davanti? Che cosa deve aspettarsi l'Italia? Nulla: crescita ferma e nessuno sviluppo come certificato da una legge di stabilità che introduce tasse ridicole, che racconta la menzogna senza vergogna di un taglio che non c'è (l'Iva che non aumenta non è un risparmio per le famiglie ma un ulteriore mancato aggravio di imposte, come ben sanno gli stregoni della maggioranza) e non è capace di rimettere in moto il Paese». Lo afferma, in una nota, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato. «Forza Italia con i suoi militanti e dirigenti deve avere la responsabilità e l'orgoglio di continuare a denunciare questo delitto (il cui peccato originale risiede nel fallimento culturale, politico e fattuale del reddito di cittadinanza) che lascia sul terreno il futuro del Paese e dei nostri figli ritornando alla guida dell'Italia. Si può fare solo avendo chiaro che oggi l'unica strada sta nell'applicazione del principio di realtà e cioè di una coalizione di centrodestra con Lega e Fratelli d'Italia dove Silvio Berlusconi con Forza Italia rappresenta il necessario e irrinunciabile bastione liberale, europeista, garantista e moderato. Ogni altra iniziativa anche all'interno di Forza Italia rischia di fare il gioco di populisti e incapaci, disorienta i nostri elettori e può apparire più come inseguimento del principio di piacere, che appartiene all'immaturità e all'egoismo, che al principio di realtà. Per Forza Italia è arrivato il tempo di tornare ad avere un ruolo da decisore sul campo per rimediare ai disastri. Oggi Matteo Salvini propone, di fatto, la nascita di un governo di 'salute nazionalè con cinque priorità. Una proposta del genere non sconta più la maledizione di essere bollata come un terribile e volgare 'inciucionè, il cedimento alla voglia di governare purchessia: è invece un salutare e non rinviabile bagno nella realtà, la disperata ricerca di una via d'uscita dal pantano dove annaspa il Paese. L'esperienza, la credibilità e l'autorevolezza internazionale di Silvio Berlusconi possono e devono essere un faro in questo pantano. E Forza Italia, quella unita e non tentata dalle sirene dell'opportunismo, deve stare al fianco del suo presidente», conclude.
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Il Messaggero