Soldi alla fondazione di Toti: i pm indagano su «bonifici sospetti»

Altre movimentazioni di denaro sospette a favore della politica. E i soldi, questa volta, sarebbero arrivati anche dalle istituzioni. Dopo il caso Open, adesso è la procura...

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Altre movimentazioni di denaro sospette a favore della politica. E i soldi, questa volta, sarebbero arrivati anche dalle istituzioni. Dopo il caso Open, adesso è la procura di Genova a indagare per finanziamento illecito ai partiti e al centro dell'inchiesta sono finite le donazioni destinate al Comitato Giovanni Toti - Liguria e al Comitato Change, anche questo riconducibile al governatore Giovanni Toti. Sulle segnalazioni di operazioni sospette, partite dall'Ufficio Antiriciclaggio di Bankitalia, adesso stanno indagando i militari della Guardia di Finanza. In tutto si tratta di donazioni per circa 250mila euro. La procura sospetta che possa profilarsi anche l'ipotesi di riciclaggio. Tra l'altro, una parte di quel denaro sarebbe finito direttamente sul conto di Toti.

Tra le donazioni sospette a favore delle organizzazioni nate per finanziare l'attività del politico di centrodestra c'è anche il bonifico disposto dal gruppo Moby, la compagnia di navigazione che ha in concessione i collegamenti con la Corsica, la Sardegna e l'isola d'Elba. Proprio il gruppo Moby, della Onorato Armatori Spa, era finito al centro delle verifiche della procura di Firenze per i soldi destinati a Open, la fondazione renziana, e i contratti di consulenza alla Casaleggio associati, rapporti economici sospetti che, secondo i militari, potrebbero celare uno scambio di favori.


DONAZIONI
Il Comitato Giovanni Toti - Liguria nasce nel 2015 per sostenere la candidatura di Toti al governo della regione. Ma il conto poi finito al centro delle indagini, viene aperto solo nel 2018. È su quel deposito che, pochi giorni dopo, arrivano 10mila euro dal Comitato Change, causale: contributo alla politica. Il presidente e tesoriere del comitato, fino a luglio 2018, è il commercialista genovese Enrico Zappa, sostituito poi da Alberto Pozzo, ma Zappa continuerebbe a svolgere il ruolo di tesoriere. Annotano i finanzieri: «Il Comitato Change è nato nel 2016 per raccogliere fondi per i candidati appoggiati da Toti e dal centrodestra e vi è il sospetto che il comitato abbia ricevuto finanziamenti direttamente dalla Regione Liguria o da altri enti». Il legale rappresentante di Change è Nicola Boni che, insieme a Marcella Mirafiori è delegato a operare sul conto.

La seconda segnalazione riguarda i soldi incassati da Change che, in parte, sarebbero finiti sul conto di Toti. Sul conto del Comitato, riconducibile al governatore, vengono accreditati 20mila euro dalla Innovatec spa, 30mila da Daspa srl, centomila da Moby, mentre la Aker srl dona 90mila euro. In tutti i bonifici la causale è Erogazione liberale. Dal conto del Comitato Change, invece risultano eseguiti due bonifici direttamente a favore di Toti: il primo di cinquemila euro, il secondo da ventimila euro, causale: Contributo per l'attività politica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero