Giorgetti a Controcampo: «In un'economia di guerra servono leggi eccezionali»

Per la riduzione della bolletta energetica «alcuni provvedimenti li abbiamo già assunti a favore di famiglie e imprese. Problema che si è ulteriormente...

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Per la riduzione della bolletta energetica «alcuni provvedimenti li abbiamo già assunti a favore di famiglie e imprese. Problema che si è ulteriormente complicato con la guerra in Ucraina. Da un lato bisogna assumere delle decisioni a livello europeo, si sta discutendo della possibilità di scollegare i prezzi dell'energia in generale da quelli del gas, che addirittura permette ad alcune società energetiche di realizzare extra profitti. A livello nazionale dovremo immaginare altre forme di intervento magari di riduzione della tassazione sulle diverse fonti energetiche».

Così, tra l'altro, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, a «Controcampo», le video interviste del Messaggero con il direttore Massimo Martinelli. Altrimenti, ha aggiunto, sui bilanci familiari e delle aziende la situazione «diventa insostenibile»: se la situazione del caro energia e bollette, accentuata dalla guerra, «continua, le ripercussioni economiche sono tali per cui dovremo considerare l'ipotesi» dello scostamento di bilancio «per aiutare le imprese a reggere l'urto e le famiglie in difficoltà».

«In un'economia di guerra occorre anche immaginare delle leggi totalmente eccezionali», avverte il ministro. Che sulla carenza di materie prime sottolinea che «l'effetto della guerra è molto serio. La ghisa e l'argilla non arrivano più». «A questo punto in un'economia di guerra occorre anche immaginare delle leggi totalmente eccezionali altrimenti si blocca la produzione dell'industria siderurgica», dice.  Uno scostamento di bilancio per reperire le risorse per contenere il caro energia dovuto alla guerra ucraina è un'ipotesi sulla quale «dovremo riflettere» e cercare di «quantificare», aggiunge, «non solo a sostegno del settore industriale ma anche dell'agroalimentare». 

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Il Messaggero