Israele, dalla Germania avanza la proposta di far diventare reato chi nega il pogrom di Hamas del 7 ottobre

Israele, dalla Germania avanza la proposta di far diventare reato chi nega il pogrom di Hamas del 7 ottobre
E' la Germania a farsi avanti in Europa e per prima avanza una proposta. Chiunque metta intenzionalmente in dubbio i crimini di Hamas del 7 ottobre dovrebbe essere punito con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

E' la Germania a farsi avanti in Europa e per prima avanza una proposta. Chiunque metta intenzionalmente in dubbio i crimini di Hamas del 7 ottobre dovrebbe essere punito con una legge, esattamente come avviene con chi nega la Shoah. L'idea arriva dal commissario per l'antisemitismo dell'Assia, Uwe Becker considerando che le percentuali di antisemiti, negazionisti e israelofobi è in aumento, non solo in Germania ma in tutta Europa. 

«Dovrebbe diventare un reato punibile in Germania proprio come per il negazionismo dell'Olocausto. Allo stesso modo la negazione dei massacri di Hamas dovrebbero essere esplicitamente considerati reati» ha spiegato Becker a Wiesbaden lunedì, secondo quando riportato dalla agenzia cattolica KNA. La proposta è stata successivamente inviata anche al ministro federale della giustizia Marco Buschmann (FDP).

Casini: «Netanyahu non è Israele, i suoi errori aiutano Hamas. In Russia tornati i lager»

Alla base di questa iniziativa la considerazione che il 7 ottobre è stato il più grande omicidio di massa di ebrei dalla Shoah. E i traumi continuano ad avere effetto visto che la violenza bestiale modella la memoria collettiva della comunità ebraica per generazioni. Nonostante questo corre in parallelo una reinterpretazione di quanto accaduto da parte di intellettuali, come la filosofa statunitense Judith Butler, che giustifica il pogrom antisemita come un legittimo atto di resistenza da parte dei palestinesi. I bambini massacrati, donne brutalmente violentate e genitori bruciati vivi non sono tanto attacchi terroristici barbarici ma resistenza all'oppressore. «Una tesi, quella della Butler che dilaga in troppi gruppi di solidarietà estremisti di sinistra e dovrebbe fare riflettere» ha spiegato Becker. Il diritto penale tedesco prevede pene detentive fino a cinque anni per chi nega l'Olocausto. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero