La scelta rivendicata del suo ex socio di studio per un incarico in Regione Lombardia «per continuare un rapporto con lui che durava da più di 20 anni», i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tangenti, indagati l'eurodeputata Lara Comi (Fi) e il vertice degli industriali lombardi
Tangenti in Lombardia, primo imprenditore collabora con i pm: sentita anche l'ex compagna di Salvini
Così il Governatore, che non voleva che quella «risorsa professionale» andasse dispersa, ne parlò «con Caianiello per verificare se lui avesse qualche idea». Per i pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri, che accusano il 'burattinaiò anche di un'istigazione alla corruzione assieme a Zingale ( Fontana è parte offesa), gli sarebbe stato proposto da Caianiello di nominare Zingale ad un incarico regionale in cambio di soldi per Marsico attraverso consulenze. La stessa Lara Comi, tra l'altro, indagata in un'altra tranche per finanziamento illecito, secondo Fontana, «se avevo qualche problema, mi diceva sempre di rivolgermi» a Caianiello. Quella «proposta», però, ha spiegato il numero uno del Pirellone, «non l'ho neppure presa in considerazione, io avevo già deciso (di nominarlo al Nucleo di valutazione degli investimenti per 11.500 euro all'anno, ndr) ma non l'ho detto chiaramente a Caianiello, ho 'traccheggiato'».
Ha chiarito di non averla percepita come «corruttiva» e ha riferito di aver parlato della «questione» del collocamento di Marsico anche col Governatore ligure Giovanni Toti: «Forse Toti mi disse che se Marsico aveva bisogno magari poteva rivolgersi a lui». I pm hanno contestato a Fontana quella nomina 'di partè malgrado ci fosse stato un avviso pubblico, mentre lui la ritiene «fiduciaria». E agli inquirenti che gli hanno chiesto se avesse già pensato di nominare Marsico anche prima dell'avviso pubblico, Fontana ha risposto: «È possibile». Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini e capo segreteria del Governatore, ha messo a verbale che il giorno prima della pubblicazione dell'avviso, il 27 giugno scorso, in una riunione Fontana disse «di contattare Marsico» per fare la domanda. «Non ne ho un ricordo preciso - ha spiegato il presidente - ma se lo hanno detto la Martinelli e la Scaccabarozzi (altra dipendente regionale che ha parlato anche di un »elenco di nomi«, ndr) sarà stato certamente vero».
E ancora sulla nomina: «Se avessi avuto il sospetto che la mia partecipazione alla delibera non fosse legittima mi sarei astenuto».
Il Messaggero