Il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli si accinge a tentare la scalata della Regione Marche, 'rossa' da 25 anni, e il candidato del centrosinistra Maurizio...
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Acquaroli, deputato di Fratelli d'Italia, è favorito nei sondaggi: a tirargli la volata è arrivata nuovamente Giorgia Meloni, che ha ribadito di essere ottimista sul risultato finale, pronosticando che alla fine «ci saranno 17 Regioni in mano al centrodestra e tre del centrosinistra» e a quel punto il governo dovrà fare le sue valutazioni. A supporto di Mangialardi arriva stasera a Macerata il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Dopo la manifestazione, Mangialardi intende chiudere veramente la campagna elettorale nelle zone del sisma («a Caldarola o Muccia»), da lui ben conosciute perché è stato coordinatore Anci delle Regioni terremotate. Acquaroli invece chiude in piazza nella sua città, Potenza Picena. Chiusura di campagna elettorale con pochi big (quelli del centrodestra sono tutti a Firenze), un pò in tono minore e «strana» a causa del covid e della stagione, fine estate, insolita per una consultazione elettorale.
Strana anche perché per la prima volta nelle Marche c'è la possibilità che il centrodestra vada al governo. «Strana» è l'aggettivo usato sia da Acquaroli sia da Mangialardi: il primo aggiunge anche «entusiasmante», il secondo parla del contatto «molto bello» con la gente, nei tanti incontri sul territorio, privilegiati rispetto ai grandi eventi. Il candidato del centrosinistra invita i marchigiani «a votare, per dare un segno di partecipazione, per far vedere che la Regione è vicina alla gente». Il voto a Mangialardi «è un voto utile» incalza il segretario del Pd Marche Giovanni Gostoli, che si rivolge apertamente agli elettori di M5s e ai moderati «che non vogliono consegnare la Regione in mano alla destra sovranista e antieuropeista».
Anche Aquaroli, però parla di come usare quelle risorse, ma soprattutto,«noi stiamo cercando di costruire una visione nuova per le Marche, una visione comune, inclusiva, forte e autorevole che possa ridare una speranza e soprattutto possa, attraverso l'ascolto e il coinvolgimento del tessuto socioeconomico, fornire risposte necessarie alla nostra regione per poter tornare a essere forte e competitiva». Tra i due principali competitor, il candidato di M5s Gian Mario Mercorelli parla anche lui di cosa farà in caso di vittoria («rispetteremo il programma alla lettera»), ma si prepara a fare un'opposizione come nessun altro sa fare: vigili, attenti, attivi, sinceri«.
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Il Messaggero