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Le minacce e gli insulti dei negazionisti del Covid e dei No vax hanno raggiunto anche il premier Mario Draghi. Dalle prime ore di questa mattina il personale della Digos della Questura di Roma e dei Compartimenti di Polizia Postale territorialmente competenti, stanno effettuando quattro perquisizioni personali, locali e informatiche, delegate dalla procura della Repubblica di Roma a carico di altrettante persone residenti in varie località del territorio nazionale che hanno avuto un ruolo significativo nella campagna d'odio, veicolata sul web anche attraverso insulti e minacce, nei confronti del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, soprattutto a seguito delle misure adottate per il contenimento della pandemia.
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Falsi profili intestati a Draghi
Nell'ambito delle indagini è emersa l'esistenza di "falsi profili" intestati proprio al premier. Sono inoltre state individuate alcune pagine web che fanno esplicito riferimento al presidente del Consiglio e al suo operato istituzionale dove compaiono espressioni offensive e minatorie.
Minacce anche a Mattarella e Speranza
L'attività di approfondimento investigativo ha consentito di acquisire rilevanti indizi nei confronti degli indagati. I contenuti dei profili analizzati hanno in prevalenza carattere negazionista e No vax e prendono di mira anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro della Salute, Roberto Speranza in relazione alle misure introdotte per contrastare il diffondersi del Covid-19.
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Il Messaggero