Green Pass, riapertura discoteche e più posti in cinema, stadi e teatri: Cts decide a fine mese. Il nodo contagi

Green Pass, riapertura discoteche e più posti in cinema, stadi e teatri: Cts decide a fine mese. Il nodo contagi
Il destino delle discoteche è appeso al Comitato tecnico scientifico. Entro il 30 settembre il Cts, secondo quando stabilito dal governo, dovrà dire se i locali da...

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Il destino delle discoteche è appeso al Comitato tecnico scientifico. Entro il 30 settembre il Cts, secondo quando stabilito dal governo, dovrà dire se i locali da ballo potranno riaprire completamente grazie al Green pass: finora hanno potuto offrire solo servizio di bar e ristorazione. In stand-by anche la questione, sollevata dal ministro della Cultura Dario Franceschini, di ampliare la capienza massima consentita di cinema, teatri, musei stadi  che ora è ferma al 50%.

 

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Green Pass, riapertura discoteche e più posti in cinema, stadi e teatri

Il verdetto del Cts, come trapela dal ministero della Salite, dipenderà essenzialmente dall’andamento dei contagi. E sull’impatto che avrà avuto, sulla pandemia, la riapertura delle scuole il 13 settembre. Se, come appare probabile, la corsa del virus dovesse continuare a rallentare, ci sarà sicuramente il via libera per l’aumento della capienza consentita per cinema, teatri, musei stadi.

 

 

Le discoteche

Più complessa la questione delle discoteche, considerate luogo per antonomasia di contagio. Per averne conferma ecco Franceschini: «Le discoteche non sono musei. Un conto è passeggiare in modo ordinato nei luoghi di cultura, un altro è ballare. Le discoteche richiedono movimenti, contatto fisico e assenza di mascherine. Non confondiamo situazioni differenti». E sempre il responsabile della Cultura torna alla carica sulla capienza: «Abbiamo indicato nel decreto che entro il 30 settembre il Cts dovrà dare un parere sulle sale di teatri e cinema» e «nel momento in cui, grazie al Green pass, ci sono treni pieni, si possono fare matrimoni, i supermercati sono pieni, è assurdo che non si possa tornare alla normalità nei cinema e nei teatri, ne va della loro sopravvivenza. Sono convinto che arriveremo concordemente ad allargare queste misure. Guarderemo vari parametri perché le condizioni di sicurezza devono essere garantite in assoluto».

 

 

 

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Il Messaggero