Di Battista: «Salvini come Renzi: ha avuto un'ubriacatura di potere»

Alessandro Di Battista a tutto campo. «Speriamo bene, che vi devo dire? Non è un segreto di Stato il fatto che io sia scettico, conosco il Partito Democratico......

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Alessandro Di Battista a tutto campo. «Speriamo bene, che vi devo dire? Non è un segreto di Stato il fatto che io sia scettico, conosco il Partito Democratico... Vedremo, come tutti i cittadini, mi auguro il meglio», ha detto a «Dritto e Rovescio», in onda su Retequattro. Quanto al premier Giuseppe Conte, Di Battista ha osservato: «Non lo so. Staremo a vedere. Come tutti quanti i cittadini io sono un elettore, quindi un datore di lavoro dei politici e aspetterò di vedere e giudicherò i risultati». L'esponente pentastellato ha fatto «un grande in bocca al lupo a questo governo sperando che soprattutto si occupi degli ultimi e oggi, per me, l'unico modo per occuparsi degli ultimi in Italia, è aggredire con le sacche di potere le oligarchie a cominciare da una legge seria sul conflitto d'interessi che, secondo me, ripeto: se non c'è mai stata in Italia, più che per responsabilità Di Berlusconi, è stata per responsabilità della Sinistra. Queste sono sempre state le mie idee e non le cambio».


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«State parlando con colui che è sempre stato un acerrimo nemico di Salvini, mi voleva 'mandare a quel paese' tutti i giorni. Ho contrastato tantissimo anche la Lega da fuori il Parlamento. Personalmente Salvini, mi ha deluso quando si è dimostrato molto pavido di fronte a quelli che sono 'i poteri forti'», ha continuato Di Battista a «Dritto e Rovescio». «È vera la storia che Salvini ha proposto a Luigi Di Maio di fare il premier, lo posso garantire da fonti dirette. Fondamentalmente lui ha avuto lo stesso vizio di Renzi: un'ubriacatura di potere. Un'arroganza tale che l'ha fatto sentire il 're del mondo'. Tanta gente ai suoi comizi, tante foto...si è sentito amato più di ogni altro, ma ha sottovalutato le regole parlamentari e ha commesso un autogol clamoroso. Ho rapporti diretti con ex ministri e politici della Lega, pubblicamente sono compatti e difendono il Capitano poi, privatamente, ne dicono di peste e corna. Se non mantieni i piedi per terra, ancorati alla realtà, rischi di montarti la testa e, secondo me, si è montato la testa ed ha preso una craniata», conclude.


«Credo che il Partito democratico abbia, in un certo senso, posto dei veti. Però è pur vero che io avevo esternato, non dico pubblicamente, però lo scrivono i giornali, uno scetticismo rispetto a questa cosa, quindi è anche comprensibile. Poi io sono un uomo piuttosto divisivo: le mie idee sono abbastanza nette da sempre e le metto sempre davanti a tutto. Per me le mie idee sono la cosa più importante che ho, oltre a mio figlio». Lo ha detto Alessandro Di Battista, ex deputato M5s, a chi gli chiede se Luigi Di Maio gli abbia offerto Di entrare nel governo Conte 2.
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Il Messaggero