Decreto Natale, quali negozi saranno aperti in zona rossa? Da bar e ristoranti, ai supermercati

Le temute feste di Natale sono ormai alle porte. L'ultimo decreto emanato dal governo ha disposto, in tal senso, un preciso piano per la chiusra delle...

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Le temute feste di Natale sono ormai alle porte. L'ultimo decreto emanato dal governo ha disposto, in tal senso, un preciso piano per la chiusra delle attività commerciali, al fine di evitare assembramenti per lo shopping e per i tradizionali brindisi di Vigilia e Capodanno. Dal 24 in poi inizierà l'alternanza fra giorni "rossi" e "arancioni", destinata a durare almeno fino all'Epifania. Ecco dunque la mappa delle attività aperte e chiuse nei giorni di zona rossa (24, 25, 26, 27, 31 dicembre, 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) e in quelli di zona arancione (28, 29,30 dicembre e 4 gennaio).

 

Zona rossa

Nei giorni "rossi" saranno aperti i negozi di beni alimentari e di prima necessità, le farmacie e le parafarmacie, le edicole, i tabaccai, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Aperti anche ferramenta, negozi di elettrodomestici, rivenditori di articoli sportivi e per il tempo libero, così come fiorai, lavanderie e distributori di benzina. Resteranno chiusi centri estetici e centri commerciali. Per i negozi di abbigliamento scatta la chiusura. Restano aperti, però, i negozi di vendita al dettaglio di calzature per bambini e neonati, come pure quelli di biancheria personale. Bar e ristoranti chiusi, ma potranno comunque effettuare servizio d’asporto e consegne a domicilio dalle 5 del mattino alle 22. Chiusi musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie). 

 

Zona arancione

Nei giorni "arancioni" i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto (dalle 5 alle 22) e per la consegna a domicilio (senza limiti di orario). Restano chiuse sale giochi e sale scommesse, ma anche bingo e casinò presenti all’interno di locali adibiti ad attività differente. Sono chiuse palestre e piscine, restano fermi anche gli impianti sciistici. Sono chiusi centri benessere e centri termali. Restano chiusi musei, cinema e teatri, centri sociali e ricreativi, chiusura di parchi tematici e di divertimento, salve attività ricreative, ludiche ed educative, sospensione di eventi, congressi, spettacoli dal vivo, discoteche. 

Aperti naturalmente i negozi di beni alimentari e di prima necessità, le farmacie e le parafarmacie, le edicole, i tabaccai, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Resteranno aperti anche ferramenta, ottici, fiorai, librerie, cartolerie, informatica, abbigliamento per bambini, giocattolai, profumerie, pompe funebri, distributori automatici.

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Il Messaggero