Crisi di governo, chi vincerebbe se si votasse ora? L'ultimo sondaggio di Bi.Di Media

Gli Italiani, a luglio, premiano Fratelli d'Italia. Ai valori minimi Lega e M5S

Nella foto, il sondaggio di Bi.Di Media che fotografa le intenzioni di voto degli italiani riferite a luglio
Crisi di governo, a quarantott’ore dal discorso del premier Mario Draghi alle Camere, si fa strada, sempre con più insistenza, l’ipotesi di un ritorno...

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Crisi di governo, a quarantott’ore dal discorso del premier Mario Draghi alle Camere, si fa strada, sempre con più insistenza, l’ipotesi di un ritorno anticipato alle urne. E questo non solo perché fonti di Palazzo Chigi riferiscono che il presidente del Consiglio sarebbe fermo nella sua decisione di lasciare. Ma anche per i paletti posti dal centrodestra sulla permanenza all’interno dell’Esecutivo del Movimento 5 stelle, reo di aver rotto «il patto di fiducia» alla base del governo di unità nazionale. Una presenza, quella dei grillini, definita invece irrinunciabile per l'ex banchiere della Bce, per dare seguito alla propria azione di Governo. E così, anche se ancora quella del voto in autunno continua ad essere un’incognita, nei partiti si torna a pensare ai giochi di alleanze e a fare i conti con il proprio consenso elettorale, sempre più fluido e mutevole. 

Il sondaggio di Bi.Di Media del 14 luglio, non a caso, mostra rispetto al precedente del 14 Aprile, variazioni significative. Gli Italiani, a luglio, premiano Fratelli d'Italia, che diventa il primo partito con il 22,9% dei consensi, in crescita netta (2,9 punti negli ultimi tre mesi). A sei decimi di distanza il Partito Democratico, che perde il suo primato di aprile, pur attestandosi al 22,3%.

Ai valori minimi, la Lega di Matteo Salvini, ora al 14,2% in ribasso di ben 3,6 punti. Mesi neri anche per il  Movimento 5 Stelle fermo al quarto posto con il 10,2%, con una perdita netta di 2 punti, che crescono a 4, se si prende in considerazione la rilevazione di inizio 2022. Si tratta di uno dei valori minimi di tutta la legislatura per il partito di Conte, messo alla prova dall'emorragia di fuoriusciti, passati con il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, all'interno di Insieme per il Futuro.

Guardando agli altri partiti della maggioranza, Forza Italia continua la sua altalena attorno al 7%(7,2%, +0,4) mentre sia la Federazione di +Europa e Azione, sia Italia Viva perdono un decimo a testa (fermandosi rispettivamente al 4,7% e 2%). Stabile, invece Articolo 1-MDP, che riscuote il  1,4% dei consensi. Per la federazione tra Sinistra italiana e Europa Verde, oggi al 4%, si riscontra un leggeto calo dello 0,1% rispetto alla somma dei due partiti di 3 mesi fa.

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Buone notizie invece per Italexit di Paragone che continua continua la sua scalata dei consensi, con un più 0,6%, e sale al 2,3%. Qualcosa però si muove anche al Centro. Nonostante la divisione tra Toti e Brugnaro, cn la successiva nascita di Coraggio Italia e Italia al Centro, l'area raggiunge l’1,2% in crescita di 4 decimi rispetto alla precedente rilevazione. A cui si somma  Noi con l’Italia di Lupi allo 0,6% (+0,1). Infine, le due componenti nate dalle scissioni del Movimento. Se Insieme per il Futuro, il partito di Di Maio, conquista lo 0,7% per il momento, Alternativa, invece, si ferma allo 0,5%.

 

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Il Messaggero