Covid Roma, Zingaretti contro l'apertura dell'Olimpico a 25mila spettatori: «La escludo, le partite si possono vedere in Tv»

Covid Roma, Zingaretti contro l'apertura dell'Olimpico a 25mila spettatori: «La escludo, le partite si possono vedere in Tv»
Niente apertura degli stadi per una capienza massima di 25mila persone, almeno per il momento. Nicola Zingaretti, a Sky Tg24, spegne qualsiasi speranza alimentatasi nelle scorse...

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Niente apertura degli stadi per una capienza massima di 25mila persone, almeno per il momento. Nicola Zingaretti, a Sky Tg24, spegne qualsiasi speranza alimentatasi nelle scorse ore a proposito di un ritorno della gente sulle tribune dell'Olimpico di Roma: «Lo escludo. Bisogna limitare gli assembramenti. Non c'entra nulla il calcio o lo sport. Non lo condivido, perché voglio bene all'Italia. Le partite possono vedersi benissimo in Tv».


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Una battuta anche sulla sindaca di Roma Virginia Raggi: «Su di lei non c'è un veto, bensì un giudizio politico negativo sulla sua esperienza di governo. Mi dispiace doverlo ribadire». Non troppo diversa la posizione sul rapporto generale tra Movimento 5 stelle e Partito Democratico: «Siamo molto diversi. Sui parlamentari io la penso all'opposto. Bisogna trovare punti in comune per governare il Paese».
 
Il presidente della Regione Lazio poi si sofferma sulla questione sanità: «Abbiamo un grande bisogno e una grande urgenza di finanziamenti per migliorare la sanità. Investire in ospedali, in nuovi servizi territoriali è parte di un'idea di Paese moderno, così produce anche ricchezza. Continuo a credere che il canale di finanziamento del Mes sia molto vantaggioso e, come Regione presto presenteremo quello che si potrebbe fare con quelle risorse».

Diversi i temi toccati come lo Ius soli: «È un grande atto di civiltà. In Parlamento servono i voti, combatteremo per ottenerli e le parole del presidente del Consiglio sono importanti. Spero venga calendarizzato presto, renderebbe il Paese più civile». Mentre sul rimpasto afferma: «Riguarda il presidente conte. Il mio appello è solo di non cullarci sugli allori. Il voto ha rappresentato un atto di fiducia, da onorare. I temi su cui dobbiamo impegnarci sono importanti: crescita, green economy scuola. Su chi può farlo meglio decidera il presidente del Consiglio».
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Il Messaggero