L'avevano pizzicata mentre correva a fare la Pasquetta al mare in barba allo "io sto a casa" per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Ed è partita la...
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Roma, la deputata Sara Cunial no vax fermata dai vigili sulla via del Mare: multa in arrivo
La Cunial lo afferma, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, in cui torna sull'episodio che l'ha vista protagonista ieri sulla via del Mare, nei pressi di Ostia. Detto questo, la butta in politica.
«Questa settimana si voterà l'ennesimo decreto infame. Quello che si occupa di Olimpiadi Invernali e quindi del mio territorio già troppo a lungo depredato dai suoi illustri governanti. Ho depositato gli emendamenti soppressivi in commissione perché di certo non è questa l'urgenza del Paese. E sono a Roma per votare contro questo ennesimo scempio», spiega la deputata, che aggiunge: «Non ci sarà data la possibilità di discutere nulla nelle aule parlamentari. Ora sono sufficienti gli accordi che si fanno tra i capigruppo. Anzi, meno si discute di certi temi, meglio è. Venendo dal Veneto, dove per giorni ho fatto consegne per la mia azienda agricola, sono arrivata a Roma in anticipo. Ho il diritto di alloggiare dove voglio e spesso come tanti colleghi, per motivi anche di sicurezza, cambio».
E quanto alla multa? Perpetuata da questi stessi soggetti per decenni. Gli stessi che ora ci vogliono salvare costringendoci agli arresti domiciliari senza alcun motivo degno. A nessuno di costoro, Governo in testa, interessa nulla della salute del popolo italiano. Se così fosse non si darebbe il consenso a fare del nostro Paese un laboratorio di cavie per 5G e altre sperimentazioni. Non si derogherebbe di continuo all'utilizzo di fitofarmaci tossici e nocivi nelle nostre campagne e nel nostro ambiente per soddisfare gli appetiti dei soliti prenditori. Se così fosse da Bergamo a Taranto le fabbriche sarebbero state chiuse, ma non per il coronavirus: perché avvelenano gli italiani!».
«Se così fosse si parlerebbe di prevenzione, stili di vita corretti, benessere a 360 gradi e si applicherebbe quel principio di precauzione che proprio chi governa vorrebbe eliminare.
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Il Messaggero