Coronavirus, Salvini: «Bisogna stampare moneta. Il calcio? Non è solo Ronaldo, ma anche chi guadagna 800 euro»

L'Euro, Conte, le riaperture, il calcio. Il leader della Lega Matteo Salvini parla a Sky Tg24. Dopo la sentenza della Corte costituzionale tedesca «bisogna...

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L'Euro, Conte, le riaperture, il calcio. Il leader della Lega Matteo Salvini parla a Sky Tg24. Dopo la sentenza della Corte costituzionale tedesca «bisogna rifondare la Ue su principi nuovi e tornare ad avere il controllo sulla monetazione. Bisogna stampare moneta. Non significa uscire dall'Euro. A trattati vigenti - spiega Salvini - altri Paesi come la Germania hanno banche pubbliche che danno liquidità alle loro imprese ed ai loro cittadini. Una banca pubblica emette liquidità liberamente. Altri economisti propongono i certificati di credito fiscale. Qualcosa si può fare. Se poi solo 190 paesi sui 193 dell'Onu non hanno una loro moneta e gli altri sì evidentemente c'è nel contesto europeo qualcosa da rivedere da cima a fondo».


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«Noi ci preoccupiamo di risolvere i problemi sociali ed economici del Paese. Il mio problema oggi non è Conte o chi verrà dopo di lui». Poi sulla situazione del lockdown legato al coronavirus dice che «se in Calabria il numero dei contagi e morti, come in altre regioni era inferiore al Nord hanno fatto bene a fare un passo in avanti in più». «Il calcio non è solo Ronaldo o Higuain, ma migliaia di stipendi da 800-1000 euro al mese. Servono regole chiare. Chi può riparte. L'importante è che non ci siano pregiudizi, del tipo che tutti sì tranne che il calcio. Mi auguro si torni alla normalità prima possibile nel rispetto delle regole. In altri Paesi Ue confinanti con noi ci sono già scuole riaperte, noi non sappiamo se a settembre le classi riapriranno a metà...».


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Il Messaggero