Contrordine compagni! “Sulla riforma federalista del 2001, dobbiamo chiedere scusa”. Ecco il mea culpa del Pd al tempo del coronavirus. Per quella riforma del...
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Però la Lega non schioda: “Non si torna indietro da quella riforma”, grida Matteo Salvini. E ancora: “Non consentiremo mai che lo Stato si riprenda la sanità”. Il governatore leghista Fontana, anzi, dallo Stato vuole ancora di più: “Roma ci sta dando solo le briciole”. Ma non è solo Roma - intesa come Nazareno - il centro del pentimento sulla riforma turbo-regionalista. Molto critici anche i sindaci Pd della Lombardia che stanno muovendo alla gestione territoriale della sanità attacchi molto forti. E si coniuga questo mea culpa del Pd ai ripensamenti di M5S. Furono i grillini in prima fila nella battaglia contro la riforma costituzionale di Renzi che voleva tra l’altro rivedere il Titolo V della Carta. Ma ora il contrordine compagni lo dicono anche loro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero