Il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici consegnerà oggi al ministro Giovanni Tria la lettera di richiamo della Commissione Ue sui conti pubblici...
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Intanto il premier Giuseppe Conte getta acqua sul fuoco delle polemiche dopo la denuncia di Luigi Di Maio che ieri sera a Porta a Porta ha accusato una misteriosa «manina tecnica o politica» di aver manipolato il decreto sulla pace fiscale, trasformandolo in un condono tombale. «Sul decreto fiscale non c'è alcuna frattura tra M5S e Lega», ha detto Conte. E ancora: «Sulla manovra ci aspettiamo le critiche Ue ma più passa il tempo e più mi convinco che è molto bella».
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Tra 5 Stelle e Lega non c'è «nessuna frattura» sul decreto fiscale. «Venerdì sarò a Roma, lo controllerò articolo per articolo e andrà al presidente», ha spiegato Conte al suo arrivo al vertice Ue. E sulla legge di bilancio ha sottolineato: «Ci aspettiamo osservazioni critiche» da parte della Commissione Ue ma «ci siederemo attorno al tavolo e spiegheremo», perché «più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella».
«La manovra punta sulla crescita, abbiamo invertito l'ordine, l'impostazione fin qui perseguita, puntiamo sugli investimenti, vogliamo assicurare crescita al Paese, quei decimali di crescita non rispecchiano quelli che sono i fondamentali e le potenzialità della nostra economia», ha aggiunto il premier. «Mi rendo perfettamente conto che non è questa la manovra che si aspettavano dalla Commissione, è comprensibile che ci siano queste prime reazioni». La cancelliera tedesca Angela Merkel «è stata molto attenta» durante l'illustrazione della manovra italiana e «impressionata dalle riforme strutturali» in cantiere. Per questo «siamo entrambi d'accordo su una linea di dialogo costruttivo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero