Claudia Majolo, la Procura di Napoli indaga sull'esclusione dalle liste elettorali del M5S. «Colpa di un post su Berlusconi»

«Ha pesato un post di 10 anni fa su Facebook in cui dicevo che Berlusconi era un grande politico e i grillini capre»

Claudia Majolo è un'avvocatessa di Napoli e ha 36 anni
Si era candidata con il Movimento 5 Stelle prima alla Camera alle elezioni del 25 settembre 2022 e poi alle regionali del Lazio del 12 febbraio 2023, ma all'ultimo il suo...

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Si era candidata con il Movimento 5 Stelle prima alla Camera alle elezioni del 25 settembre 2022 e poi alle regionali del Lazio del 12 febbraio 2023, ma all'ultimo il suo nome è stato inspiegabilmente depennato dalle liste elettorali. Claudia Majolo, avvocatessa di Napoli e attivista grillina, lo scorso 2 febbraio ha presentato una denuncia ai carabinieri della tenenza di Sant'Antimo sostenendo di essere stata vittima del reato di "attentato contro i diritti politici del cittadino" e divulgazione sul sito di M5S dei suoi dati sensibili. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo d'indagine. Il pm titolare, Fabrizia Lucia Finizio, ha delegato gli stessi carabinieri a sentirla a sommarie informazioni il 17 marzo.

 

 

Claudia Majolo esclusa: «Ecco le motivazioni»

Presidente dell’Unione praticanti avvocati, la 36enne aveva superato le primarie del Movimento ed era arrivata quarta nella circoscrizione 1 della Campania (capitanata dal leader Giuseppe Conte), ma poi la sua candidatura non è stata accettata con una mail del 20 agosto scorso nella quale le veniva riferito che il presidente Conte si era avvalso dell'articolo 5 lettera H del loro statuto per cancellare la sua autocandidatura. Il sospetto della Majolo è che possa aver pesato un post su Facebook di ben 10 anni fa in cui aveva dichiarato il suo apprezzamento per Silvio Berlusconi e Forza Italia. «Allora siete felici???? Eh capreeeeeeeeeeeeeee??!?! Vi voglio tra un paio di mesi a voi e a quei 4 grillini... Che sanno solo mettere il c*** sulla sedia... Tempo al tempo... Ora fate festa da buoni ignoranti... Poi festeggeremo noi...», si leggeva nel post. Poi, il riferimento al presidente di Fi, definito «un grande politico»: «Sei e sarai un pezzo di storia per questa Italia popolata e governata da capre».

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Il Messaggero