Un post antiabortista («chiamare l'aborto un diritto della donna è come chiamare la lapidazione un diritto dell'uomo») e uno contro le unioni civili gay...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Nomine pilotate a Legnano, arrestati sindaco leghista e 2 assessori: Comune commissariato
Decisione non casuale in giorni come questi di avvicinamento alle Europee, con il capo politico Luigi Di Maio che non perde occasione per manifestare la «diversità» del mondo cinquestelle rispetto alle posizioni del coinquilino al governo Matteo Salvini e della destra in genere. La polemica sulle esternazioni social di Murenu infuria da ieri, tanto che il candidato silurato ha prima eliminato il suo profilo Facebook e poi ha cercato di giustificarsi: «La legge 194 non si tocca, così come non si torna indietro sui diritti delle persone omosessuali - ha scritto in una nota diffusa in serata quando i social si erano già scatenati - la mia vita professionale e familiare testimonia questi valori, anche a difesa dei diritti dei migranti, ma prendo atto che con l'apertura della campagna elettorale si è messa in moto anche la macchina del fango».
LEGGI ANCHE Legnano, le intercettazioni: «Il prezzo è stato pagato»
Ma non è bastato. Prima lo staff ha rimosso la lista di Cagliari dall'elenco pubblicato nella sezione Open Comuni del blog delle stelle, e oggi ha ufficializzato la decisione sostenendo che «ci sono valori nel Dna del Movimento, come l'idea di una donna che ha diritti e doveri identici a quelli dell'uomo. Nel lavoro, in famiglia, in amore. Chi vuole associare rivendicazioni come quelle espresse a Verona al simbolo del Movimento si sbaglia di grosso ed è fuori dal nostro progetto». Una scelta fatta nella piena consapevolezza che sabato alle 12 scade il termine per la presentazione delle liste e candidati in Corte d'Appello a Cagliari. Il Movimento infatti annuncia che «non ci saranno candidati sindaci a Cagliari».
LEGGI ANCHE Tampon tax, l'Iva sugli assorbenti resta al 22%. Bocciato l'emendamento alla Camera
Si ripete, dunque, quanto accaduto in occasione delle regionali sarde del 2014 quando i grillini rinunciarono alla corsa.
Il Messaggero