Iva, possibile aumenti I ristoratori su piede di guerra

Iva, possibile aumenti I ristoratori su piede di guerra
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ROMA «Ho letto che si discute di un aumento dal 10 al 12% dell'Iva agevolata per i ristoranti: lo dico con chiarezza, giù le mani non se ne parla». Lo afferma il presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe), Lino Stoppani, intervenendo nel dibattito in corso in vista dell'approvazione della manovra. «Una misura del genere causerebbe l'aumento dei prezzi e una contestuale riduzione dell'attrattività - precisa Stoppani - quando sappiamo che una delle principali leve dell'economia è proprio il turismo enogastronomico. Colpire in questo modo i ristoratori sarebbe assolutamente controproducente». «Quello che mi auguro invece - aggiunge il presidente - è che il governo prosegua nella decisione di azzerare le commissioni bancarie per i micropagamenti fino a 5 euro e ridurle drasticamente per quelli fino a 25 euro. Per i titolari di bar e ristoranti, maneggiare i contanti è solo un rischio: una volta cancellate le commissioni, pagare il caffè con il bancomat non sarà più un'utopia». Stoppani, infine, ribadisce che «se si vogliono far ripartire i consumi è indispensabile mettere più soldi in tasca ai cittadini e agli imprenditori: l'aumento dell'Iva deve essere scongiurato, del resto il governo Conte bis è nato anche e soprattutto per questo».
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Il Messaggero