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Non c’è l’annunciato ologramma di Berlusconi all’ingresso dell’hotel Ariston a Paestum e molti azzurri lamentano questa mancanza. «Volevo farmi un selfie con il Presidente ma vabbè, si festeggia lo stesso», dice una bella ragazza militante berlusconiana appena arrivata per il compleanno numero 87 anni del leader che non c’è più. Ma tutto deve sembrare come se lui ci fosse ancora. Menomale che Silvio c’è è il coro eterno di questo popolo berlusconiano che vuole politicamente sopravvivere al fondatore ed è convinto, guidato da Antonio Tajani, di riuscirci.
La lettera dei cinque figli letta da Tajani
Proprio Tajani - che sale sul palco e grida "Questo saluto è per lui, buon compleanno Silvio" mentre in platea parte il grido: “Forza zio Silvio”, “Silvio è con noi, “Silvio, Silvio, Silvio” - apre la kermesse leggendo una lettera dei cinque figli di Berlusconi, non disuniti anzi in questo caso convinti tutti insieme di puntare ancora su Forza Italia, che fa gli auguri al papà e alla sua creatura politica. Bandiere di partito, ministri (Elisabetta Casellati la prima ad arrivare), super manager come Flavio Cattaneo ad dell’Enel che racconta del suo rapporto anche divertente e divertito con Berlusconi quando era dg della Rai. Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo, spiega come questo governo o stia facendo sistema Paese e come serve investire in sicurezza perché gli Stati Uniti si sono occupati della difesa europea in questi decenni ma adesso è cambiato il mondo è cambierà ancora di più. E a dare il benevento a tutti c’è un murales dove tutti sono effigiati in vecchie foto che loro stessi hanno spedito nei giorni scorsi agli organizzatori della festa e che ritrae semplici militanti, dirigenti, elettori e fan fotografati insieme al Cavaliere durante gli scorsi decenni. E se questo vuol dire qualcosa, c’è da dire - come notano molti in questa festa - “che sono tornate a partecipare alla vita di partito tante belle ragazze. Siamo di nuovo politicamente sexy”, è il messaggio di un importante sottosegretario azzurro. Chissà. Di si tuo l’atmosfera è divertita e frizzante e del resto non poteva essere diversamente con un regista pirotecnico qual è Fulvio Martusciello, capo delegazione forzista al Parlamento europeo e organizzatore della kermesse. Azzurra Libertà la cantano tutti a inizio kermesse. E la coreografia è perfetta manca solo la star ma Berlusconi nel ricordo di tutti è come fosse vivo.
La lunga dedica di Marta Fascina
Grande orgoglio per il messaggio di auguri a Silvio di Giorgia Meloni (“Silvio un grande combattente è un grande amico, un leader infaticabile in favore della nazione”). Occhi lucidi per la letterina di Marta Fascina.
C’è il colore e c’è la politica. Tutto mescolato berlusconianamente. A Tajani, leader indiscusso, quel che interessa insieme al ricordo del Cavaliere è anche il futuro. Domani Roberta Metsola e domenica Manfred Weber - gli unici due ospiti politici che non siano forzisti - daranno sostanza al posizionamento europeo del partito, alla speranza che il Ppe rimanga l’asse centrale degli equilibri a Bruxelles e che gli esponenti azzurri ne siano gli unici membri per l’Italia, conferendogli un potere negoziale anche e soprattutto nei confronti degli alleati di governo che in tempi di magra come questi sarebbero una boccata d’aria fresca.
Per spingere l’asticella intorno all’8% o il 9%, il wishful thinking della war room di Tajani, il segretario sta pensando di candidare tutti i ministri, cinque per cinque collegi, che qualsiasi preferenza in più è oro. Un’idea, non ancora una decisione, perché se i pro sono evidenti, la principale controindicazione è che basterebbe che anche uno solo facesse un tonfo nelle preferenze del suo collegio per regalarlo in pasto agli appetiti del rimpasto che tutti già pronosticano in arrivo subito dopo il voto per Bruxelles.
Si vedrà, intanto è stata chiamata a raccolta tutta la constituency del partito. Ospite d’onore Antonio Patuelli, presidente dell’Abi che ha trovato proprio in Tajani il miglior alleato possibile all’interno della maggioranza per tentare di disinnescare gli effetti della norma sugli extra profitti delle bance. Con lui anche i presidenti di Confartigianato e Coldiretti, Marco Granelli e Ettore Prandini, quello di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, e poi l’ad di Poste Italiane e il presidente di Trenitalia, e la partecipazione anche di Luigi Sbarra, il segretario della Cisl, da sempre il sindacato meno ostile alle politiche del berlusconismo.
Gasparri fa il bravo presentatore. Al Bano la guest star e stasera canterà tra l’altro “Ci sarà”: “Una storia d’amore ed un mondo migliore”. Nel frattempo po tutti cantano in sala: “E Forza Italia, siamo tantissimi”. Silvio sorride dalle gigantografia sparse ovunque. Il nome di Silvio Berlusconi sarà inserito a titolo definitivo nel simbolo di Forza Italia, in vista delle prossime scadenze elettorali. Ciò avverrà tramite una modifica ad hoc dello statuto, come si legge al primo punto dell'odg del Consiglio nazionale che si terrà a Paestum il primo ottobre, ultimo giorno della kermesse di Forza Italia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero