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Difficile riuscire a trovare qualcosa a cui Beppe Grillo non abbia pensato negli ultimi vent'anni. Non è così semplice riuscire ad affibbiargli una definizione, probabilmente perché qualunque di esse gli si potrebbe benissimo applicare. In primis divulgatore di nuove visioni sociali dopo un lungo periodo di assenza dal mondo politico più concreto. Un distacco che dura ormai da un po', ma che ogni tanto vede tornare il fondatore del M5s sotto i riflettori dei palchi più importanti, sentenziando sui nuovi protagonisti della politica italiana (come è toccato a Elly Schlein) mostrando però ogni volta una veste diversa. Colui che ha particolarmente a cuore i giovani ai quali appartiene il futuro del paese, e che avrebbe voluto proporre una mozione di riforma costituzionale e istituzionale che permetta ai cittadini già dall'età di 16 anni di votare. Senza dimenticare il tema ( anche lui rinnovato) dell'ambiente, in particolare su quale sia l'impatto del sistema alimentare sulla salute delle persone.
Dalla politica in rete al mondo senza connessioni
Chiunque abbia conosciuto e visto la crescita anche mediatica oltre che politica di Beppe Grillo sarebbe d'accordo col dire che molti dei pilastri dell'ideologia grillina ora sono cambiati. Indietro nel tempo ci si ricorda di un Beppe Grillo che mostrava l'importanza delle nuove tecnologie, parlava di nuove organizzazioni urbane, nuovi metodi di trasporto, nuove forme di comunicazione, nuovi concetti di sviluppo sociale. Ma più di tutti ha creduto in una nuova forma politica il cui grande consenso ottenuto si basava unicamente sulla forza dei social network.
La controrivoluzione grillina
Oggi, di quell'uomo sembra rimanere ben poco.
Il club dei disconnessi
Secondo Grillo sono molte le persone che condividono i suoi timori, una sorta di club di tutti coloro che vorrebbero vivere staccandosi completamente dal wifi. «C’è un gruppo crescente di persone che vogliono staccare la spina di tanto in tanto, che scelgono di disconnettersi e sono disposti a pagare un prezzo elevato per questa libertà da Internet", afferma Grillo. Una controrivoluzione che vede già gran parte del resto del mondo assolutamente in linea, "In Brasile", continua, "c’è una marca di birra che fa pubblicità con un frigorifero che blocca i segnali degli smartphone, così come un bar, sempre in Brasile, che utilizza bicchieri che si reggono solo se posizionati sopra i cellulari, contro i clienti antisociali. A New York, lo scorso anno, un gruppo di ragazzi ha creato il Luddite Club, un club in cui per poter accedere non si deve fare uso di smartphone e social network»”.
Nuova parola d'ordine disintossicazione, il fondatore del M5s consiglia tutti di scaricare una app che segnala i luoghi paese per paese dove è impossibile restare connessi perché ancora privi di segnale, si chiama l'app White Spots. Cosa fa? «Mostra le centraline dei telefoni cellulari che comunicano tutto il giorno con i nostri smartphone e tablet. Le aree con servizio Internet e copertura del telefono cellulare sono mostrate in nero sulla mappa del mondo dell’app. I punti bianchi sono le aree in cui non è ancora disponibile un servizio Internet. Le persone cercano deliberatamente quei punti bianchi. Provatela".
Un rinnovato Beppe Grillo che si propone di cambiare le regole del gioco a cui lui stesso per anni ha giocato (e inventato). Forse a spingerlo è la prospettiva di una società basata su una logica diversa, un nuovo esempio di città sostenibili. Tutto sta a vedere se la mancanza di connessione riesca a mantenere le persone vicine da disconnesse, in un paese in cui quei punti bianchi ormai sono ben pochi. Una controrivoluzione quella grillina dove non manca qualche contraddizione.
Il Messaggero