ROMA La dead line del 15 febbraio sarà formalmente rispettata. Ma la trattativa sull’autonomia di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna proseguirà ancora....
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LE REAZIONI
Ieri Stefano Buffagni, sottosegretario agli Affari regionali, uno degli esponenti più influenti del Movimento, considerato vicinissimo a Luigi Di Maio e a Davide Casaleggio, ha frenato gli entusiasmi leghisti, spiegando che «il tema è complesso e ci sono diversi punti da vedere». Buffagni ha anche parlato della possibilità di trasferire funzioni a tutte le Regioni, non solo a quelle che ne hanno fatto richiesta. Non è chiaro in che modo, visto che le competenze sono stabilite dalla Costituzione e sarebbe necessario modificarla per trasferirne una parte agli enti locali. Il punto però, resta politico. Ai Cinque Stelle è chiaro che la firma di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna rischia di rompere gli argini. Ieri il governatore della Liguria, Giovanni Toti ha fatto sapere di aver presentato «una bozza su cui baseremo la nostra trattativa. Con il ministro Stefani», ha aggiunto, «abbiamo deciso di sederci al tavolo non appena Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna avranno chiuso la loro intesa». E la lista potrebbe presto allungarsi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero