Gianni Alemanno lancia il suo nuovo partito: «Siamo al di fuori dello schema tradizionale destra-sinistra»

«Con Marco Rizzo ci sono delle convergenze ma non faremo un partito insieme», mentre Cateno De Luca «verrà a portare un saluto» alla fondazione del movimento

Gianni Alemanno lancia il suo nuovo partito: «Siamo al di fuori dello schema tradizionale destra-sinistra»
«Siamo al di fuori dello schema tradizionale destra-sinistra», pronti a dialogare con le altre «forze anti sistema». In una conferenza stampa a...

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«Siamo al di fuori dello schema tradizionale destra-sinistra», pronti a dialogare con le altre «forze anti sistema». In una conferenza stampa a Montecitorio, Gianni Alemanno lancia il suo nuovo partito (senza svelarne ancora nome e simbolo) che sarà vedrà la luce il 25 e il 26 novembre al Midas Palace di Roma. 

E la prima sorpresa (almeno a leggere le notizie degli ultimi giorni) è l'assenza del comunista Marco Rizzo: «Da quando è nata l'idea di questo movimento, io mi sono visto prima associato a Pillon» esordisce Alemanno. «Poi dovevo fare per forza un partito con Vannacci e con Marco Rizzo. Ogni volta che noi dialoghiamo con qualche realtà i giornali scrivono che è nato il partito con Pillon, con Vannacci o Rizzo...». L'ex deputato di Rifondazione Comunista, invece, è stato invitato a una tavola rotonda sabato allo scopo di «confrontarci sul tema di maggiore emergenza in questo momento, ovvero la drammatica situazione in Medio Oriente». 

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I temi e gli alleati

E proprio sul posizionamento italiano sul conflitto tra Israele e Hamas (e prima ancora tra Russia e Ucraina) c'è maggiore lontananza dal governo di Giorgia Meloni. «Noi nasciamo percependo la scelta profonda e strategica di Fratelli d'Italia di diventare un partito conservatore, neo liberista», definito «il più atlantista della storia, ci fa rimpiangere Craxi e Fanfani. Meloni e Schlein sulle cose essenziali dicono le stesse cose». Sulle elezioni europee, Alemanno non si sbilancia («la raccolta firme inizia il 9 dicembre» e «non siamo ancora nati») mentre alle regionali «appoggeremo delle liste civiche, forse da qualche parte ci presenteremo con il nostro simbolo». L'obiettivo, però, sono le prossime politiche «che, a mio avviso, non saranno a scadenza ma anticipate...». 

Tema alleati. Al tavolo con Alemanno, ci sono anche Massimo Arlechino (autore del logo di An del 1995 e di quello del futuro movimento), il responsabile romano del forum Nicola Colosimo e Marcello Taglialatela del direttivo del movimento. Prima della presentazione, Alemanno aveva lanciato anche un'iniziativa per far luce sui danni provocati ai militari dall'uranio impoverito

Negli scorsi giorni si erano sfilati dall'evento al Midas lo scrittore Moni Ovadia e l'ambasciatrice pro-Palestina Elena Basile («pensavamo fosse solo un dibattito sul Medio Oriente»). Detto di Marco Rizzo, Alemanno dichiara: «Al Midas abbiamo invitato tutti i leader ma ha risposto solo Cateno De Luca, che porterà il suo saluto» e – tramite il deputato Francesco Gallo di Sud Chiama Nord ha fatto avere la sala a Montecitorio. Al momento, però, nessun accordo stabile con il sindaco di Taormina. In fondo alla sala, c'è l'ex Casapound Simone Di Stefano. A scanso di equivoci, quindi, meglio chiedere conferma della sua partecipazione al progetto: «Condivido pienamente il discorso di Alemanno e aderirò». E sugli obiettivi, arriva la citazione che non ti aspetti: «Oggi inizia una lunga marcia, come quella di Mao».

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Il Messaggero