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Urne deserte. Il dato sull'affluenza è uno dei più significativi della tornata elettorale delle regionali che in Lazio e Lombardia chiamavano al voto circa 12 milioni di elettori. Al voto è andato solo circa il 40% degli aventi diritto. Circa il 30% in meno rispetto alle scorse elezioni regionali nelle due regioni. E a Roma l'astensionismo è stato da record.
Elezioni regionali Lazio e Lombardia, vince il centrodestra
I dati sull'affluenza
Nel Lazio l'afflenza definitiva è del 41,76%, mentre nel 2018 al voto era andato il 70,17%. Ancora più marcato il crollo in Lombardia. Crolla l'affluenza a Roma attestandosi al 33,11%, contro il 63,11% delle precedenti regionali del 2018. Un dato record di astensionismo, anche più delle ultime elezioni comunali di Roma dell'ottobre 2021 quando al primo turno andò a votare il 48,54% e al secondo turno il 40,68% degli aventi diritto.
Lombardia, il dato più basso di sempre
Crolla infatti l'affluenza in Lombardia dove alla chiusura dei seggi ha votato solo il 41,6% degli elettori ed è il dato più basso in 53 anni. L'affluenza più bassa fino ad ora si era registrata nel 2010 quando votò il 71,9% dei lombardi. In quelle elezioni i principali candidati erano Roberto Formigoni, che fu confermato per il centrodestra per la quarta volta presidente della Regione e Filippo Penati per il centrosinistra. Anche allora la consultazione si svolse su due giornate, il 28 e il 29 marzo. Alle regionali del 2018 si votò in una sola giornata, il 4 marzo, in contemporanea con le elezioni politiche, e l'affluenza fu del 73,1%.
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