Tracce - Violenza al Torrino, l'aggressore tradito da un'impronta

L'11 maggio nella Capitale accade qualcosa di brutale e terribile: la cuoca di una scuola paritaria del Torrino, quadrante sud della città, viene rapinata e violentata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

L'11 maggio nella Capitale accade qualcosa di brutale e terribile: la cuoca di una scuola paritaria del Torrino, quadrante sud della città, viene rapinata e violentata da un uomo in un bagno dell'istituto. L'aggressore era riuscito ad entrare nella scuola e a compiere il delitto facendo poi perdere le sue tracce. Due mesi dopo però, il 21 luglio, gli agenti di polizia bussano alla sua porta con un'ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip. A lui ci sono arrivati grazie ad un dettaglio: l'impronta di un solo dito lasciata su una bottiglia di whisky in un capanno non lontano dalla scuola. Come sono state condotte le indagini? E come quell'impronta, rinvenuta dalla Scientifica, ha portato a quello che gli investigatori chiamano il "match"? Ce lo racconta Pamela Franconieri, dirigente della IV Sezione della Squadra Mobile di Roma, che ha condotto e chiuso le indagini a carico di un nigeriano di 30 anni.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero