L'omicidio di Sara Di Pietrantonio - Ad incastrare Paduano il Gps dell'auto

E' la notte tra il 28 e il 29 maggio 2016 quando gli agenti di polizia trovano abbandonato in un campo su via della Magliana il cadavere semicarbonizzato di una donna di 22...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

E' la notte tra il 28 e il 29 maggio 2016 quando gli agenti di polizia trovano abbandonato in un campo su via della Magliana il cadavere semicarbonizzato di una donna di 22 anni. E' il corpo di Sara Di Pietrantonio prima strangolata e poi bruciata dall'ex fidanzato Vincenzo Paduano, 27enne all'epoca dei fatti, e condannato poi all'ergastolo. L'uomo non sopportava la fine della loro relazione e quella dopo averla seguita la uccide al termine dell'ennesima discussione. La prima, dopo mamma Tina, ad arrivare sul posto è la dottoressa Maurizia Quattrone, all'epoca vice capo della sezione criminalità organizzata della Squadra Mobile di Roma che quella notte era in servizio come funzionario reperibile. Di quella notte, dopo 5 anni, ricorda tutto: la prima telefonata, la corsa verso la Magliana, l'auto della ragazza ancora avvolto dalle fiamme e il suo corpo brutalmente sfigurato da chi voleva cancellarla e non solo ucciderla. Iniziano così le indagini e il cerchio da subito si stringe su Paduano ma sarà un dettaglio, recuperato dalla sua auto, a inchiodarlo.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero