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Quartiere di Torpignattara, in via Alò Giovannoli ancora oggi qualcuno ricorda quel bagno di sangue, un duplice omicidio tra i più crudeli avvenuti nella Capitale perché ad essere ammazzati, durante una rapina, furono un commerciante cinese Zhou Zeng e sua figlia Joy di appena nove mesi. Morirono sul colpo dopo che uno dei rapinatori, estratta una pistola per intimidire e spaventare, sparò ferendoli a morte. La mattanza di Torpignattara fu chiamata così. A poche ore dal delitto si ipotizzò di tutto, addirittura che dietro questa rapina ci fosse la mafia cinese considerata la nazionalità delle vittime e anche il quartiere dove si consumò il duplice omicidio. Ma nulla di tutto questo: si trattò di una rapina finita in tragedia. A ripercorrerla oggi è il tenente colonnello Giampaolo Iuliano, a capo della Sezione "Impronte" del Ris dei carabinieri di Roma. A essere ripercorsa tutta l'attività investigativa che tramite un'intuizione e l'analisi di alcune tracce di sangue portò ad identificare gli artefici.
Il Messaggero