Roma a mano armata: la banda dell'Arancia Meccanica, terrore nei quartieri ricchi della Capitale (seconda parte)

Quadri antichi, gioielli, soldi, argenteria per centinaia di milioni: è il bottino della rapina nella lussuosa villa lungo la via Flaminia del regista e produttore Franco...

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Quadri antichi, gioielli, soldi, argenteria per centinaia di milioni: è il bottino della rapina nella lussuosa villa lungo la via Flaminia del regista e produttore Franco Cristaldi. È la notte dell’11 agosto 1981, in casa c'è la compagna e attrice Zeudi Araya insieme alla nipote e al fratello, quando una banda di dieci banditi, armati di pistole e fucili, fa irruzione. Ripuliscono l’appartamento e per oltre tre ore tengono le vittime in ostaggio.

La chiamano "la banda dell’Arancia Meccanica", come i protagonisti del celebre film di Stanley Kubrick. L'organizzazione criminale semina il terrore nei quartieri ricchi della Capitale per ben quattro anni. Una carriera lunghissima quella dei banditi, che si chiude solo con un maxi blitz di polizia e carabinieri. Il bilancio è di settecento ville svaligiate, quindici miliardi di lire il bottino. Colpi violenti che si consumano tra violenze sessuali, minacce, aggressioni.

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Il Messaggero